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Aiello Calabro :: Estate: la scuola dell’infanzia va in vacanza.

AIELLO CALABRO :: 07/06/2011 :: La scuola dell’infanzia della piccola cittadina aiellese, presieduta dalla prof.ssa Caterina Policicchio, chiude i battenti per salutare l’estate e le imminenti vacanze come ogni anno, ma decide di farlo in un modo decisamente altisonante, regalando ai genitori ed alla cittadinanza, uno spettacolo di chiusura che unisce attualità e briosità.

Il primo del mese, in un teatro comunale maestoso ma che necessita di ultimi, necessari interventi, alla presenza delle istituzioni locali, del sindaco Iacucci e della sua giunta, del maresciallo del comando di polizia locale De Luca, e di numerosi spettatori, “Piccoli si, ma cittadini”, un validissimo progetto annuale scolastico si è trasformato in spettacolo sulle note di musiche allegre e divertenti. La spiegazione di un percorso dove il recupero del senso civico, il rispetto delle cose e delle persone, l’acquisizione dei valori di appartenenza alla propria famiglia e alla propria comunità, si sono squisitamente inseriti sia nella logica di conoscenza del proprio paese, ma anche in quello della provincia, della regione, della nazione, dell’Europa unita. Una matrioska di concetti e valori in cui il motto “tutto è di tutti e di nessuno”, ben si affianca in quello sfondo di patriottismo che ci vede festeggianti e festeggiati in questa importante ricorrenza dell’Unità d’Italia. Un tripudio di sorrisi, quelli dei bambini, hanno creato il sodalizio spumeggiante nelle esibizioni canterine e danzanti, sfoggiando il recupero della tradizione aiellese con costumi d’epoca e canzoni in vernacolo. La compostezza dei protagonisti, marchio di qualità del buon lavoro svolto dalle pazienti maestre, ha così registrato applausi scroscianti, inaugurando uno spazio culturale che la stessa amministrazione auspica essere “dinamico e dispensatore di bellezze musicali, teatrali, artistiche non appena completato”. “La società – secondo le motivazioni della relatrice del progetto – dovrebbe fare in modo che ogni piccolo abbia la garanzia di vedere rispettati i propri diritti e renderli consapevoli dei doveri, in modo da formare non solo soggetti educati, ma piccoli cittadini che sappiano esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni”.