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Alto Tirreno Cosentino :: Continua a crescere il gruppo Facebook “Difendiamo le partite iva”.

ALTO TIRRENO COSENTINO :: 03/04/2020 :: Su iniziativa del commercialista Giuseppe Forestieri, già assessore comunale a Scalea (Cs), è nato su Facebook un gruppo in difesa delle partite iva. Forestieri commenta: “Ciò che sta emergendo in queste ore rasenta il dramma economico e sociale. Non solo occorre combattere con un crudele e invisibile mostro per tutelare la nostra salute, ma anche con inefficienze di un sistema che sfiora, pur essendo nel 2020 in un paese altamente civilizzato e innovativo, l’inverosimile”.

Continua: “A pagarne le spese sono anche e soprattutto i titolari di partita iva, quelli che hanno dovuto abbassare le saracinesche. Ancora si va avanti con punti, virgole e punti e virgola. La burocrazia la fa da padrone,a nche adesso. Oggi più che mai gli imprenditori in ginocchio gridano a voce alta..<<liberateci, almeno adesso, dalla burocrazia eccessiva>>. Si assiste impietosi ad un a mortificante richiesta di una elemosina di 600 euro, tutti accalcati su un sito internet (non quello dell’ultimo ente di periferia del sud Italia) ma di un colosso che gestisce un miriade di dati. Ed il paradosso è che dopo essere entrati in piattaforma si passano minuti e minuti a caricare dati già forniti in fase di registrazione o, ancor più grave, a chiedere dati già in possesso dell’amministrazione stessa, lasciando al povero titolare di partita iva il dubbio che un suo errore possa pregiudicare l’ottenimento del minimo e giusto indennizzo……è tutto assurdo, in piena emergenza Covid19 e nel 2020”. 

Le partite iva dell’Alto Tirreno Cosentino stanno aderendo al gruppo Facebook “Difendiamo le partite iva”, fa sapere il commercialista Giuseppe Forestieri.

“Le richieste che si rincorrono sono sempre le stesse <<basta burocrazia>>, <<liquidità subito, non possiamo aspettare domani per far mangiare oggi i nostri figli>>, <<A questo punto bisogna evadere per poter mangiare. Maledetti>>, <<Senza nessuna strategia, niente di niente… che schifo!>>”. 

“E’ chiaro che è sbagliatissimo usare o “consigliare” comportamenti illegali che vanno anzi demonizzati, ma è palese la rabbia di chi grida <<Conte, ma le bollette della luce e gas non erano sospese?>>. Proprio su  questo aspetto molti lamentano che gli operatori del settore delle utenze hanno comunque addebitato le bollette in scadenza in questo periodo. Insomma in questo momento di forte instabilità necessita cercare insieme di ristabilire la calma (anche se è difficile) e coordinare gli sforzi per chiedere una mano importante per l’economia del Paese fatta di tante PMI”.

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