fbpx

Amantea :: Michele Suriano candidato alla carica di Consigliere Provinciale di Cosenza.

AMANTEA :: 05/05/2009 :: Se, dunque, ho deciso di presentarmi a voi, è perché la situazione del comprensorio lo richiede. Ed io non ho potuto sottrarmi alle richieste di amici che hanno voluto la mia candidatura, nonostante il mio carattere tranquillo come vedete e vedrete, anche questa presentazione sarà senza enfasi per conformarla al mio modo di essere. Ritengo oggi che sia necessario possedere doti di comprensione dei fatti e doti di sintesi, essenziali per raggiungere in breve un obiettivo.

I fatti. Ho usato non a caso questa parola chiave, poiché per me è sempre valso il principio che “i fatti contano e comunicano più delle parole”. Vedete, io sono una persona cui non piacciono le risse, e comunque non sono uno che soccombe. So ascoltare, ma non sono influenzabile e sono pronto a respingere qualsiasi tentativo volto in quella direzione. Perché dico queste cose? Solo per rasserenare alcune persone che, pur apprezzandomi da lontano, non mi conoscono benissimo. Non quanto, almeno, gli amici della coalizione dell’Italia dei valori e della Centro sinistra della società civile che mi hanno proposto la candidatura quale consigliere provinciale per le prossime elezioni Amministrative del 2009. Credete, non è stata una decisione presa d’impulso. Pur libero da altri impegni, ho meditato a lungo. Ma alla fine, messo davanti ai problemi evidenti di questo comprensorio, ho dato ascolto al mio senso di responsabilità ed ho accettato con convinzione, certo di poter contare sul sostegno incondizionato, sulla collaborazione sincera, sulla dichiarata univocità di intenti da parte di amici che hanno proposto la mia candidatura. Naturalmente l’obiettivo che ci siamo prefissi non ha alternative: è la vittoria per la continuità alla guida del paese in ossequio a principi altamente democratici. Non è un compito facile, lo sappiamo tutti. Voglio anche aggiungere che la mia scelta non deve essere intesa assolutamente come interesse personale alla carriera politica, ma come stimolo alle tante potenzialità esistenti nel paese – giovani e meno giovani – a venir fuori dall’anonimato comodo, a superare i momenti di panico ed appassionarsi invece attivamente alla politica come partecipazione diretta o indiretta alla vita pubblica. E voglio dirvi anche cosa intendo io per politica. Per me politica è veicolo per rimuovere l’apatia e il disinteresse, che sono il cancro della democrazia; politica è forma di partecipazione al controllo del potere da parte dei cittadini; politica è servizio e non potere; politica è aprirsi al confronto ed alla critica costruttiva; politica è creare spazi di discussione e dibattiti. E quindi vi dico che il comprensorio necessita di vera, sana politica, che come una ventata di aria nuova possa portare nuovi entusiasmi, nuova linfa, nuove idee. Questo è lo spirito che anima la mia partecipazione a questa prossima competizione elettorale. La affronterò come è nel mio stile: con serenità e correttezza, evitando per quanto possibile scontri aspri, ostili ed offensivi che non mancheranno ma che non rientrano nel mio carattere. Sarà dunque mio intendimento costruire, migliorare e consolidare il rapporto con il comprensorio. Intendo raccogliere osservazioni e proposte con l’idea di tradurle in un documento organico da condividere con tutti gli amici che mi sostengono. Mi farò dovere di instaurare un rapporto concreto col cittadino, con le associazioni di categoria, coi sindaci, col mondo del volontariato, quello cooperativistico, e tutti coloro che sono impegnati nel sociale attraverso altri enti ed istituzioni. Se vi sarà da intervenire per cambiare, cambieremo. Se vi saranno delle cose buone, le manterremo e le potenzieremo. Di ogni cosa , ve lo prometto, saprò cogliere gli aspetti virtuosi per proiettarli oltre i termini dell’attualità. Terrò in considerazione tutto ciò che riterrò utile e prioritario per il bene comune. Presterò particolare attenzione allo sviluppo dell’economia dei paesi del comprensorio (Amantea, Longobardi, Fiumefreddo Brutio, Falconara Albanese e Belmonte Calabro), partendo dall’agricoltura e dall’energia per arrivare al commercio, all’artigianato, alle problematiche afferenti l’ambiente e l’inquinamento. E in tutto ci&
ograve; rivolgerò attenzione prioritaria al sociale, ai bisognosi, alle famiglie, ai diversamente abili. Nel fare questo non farò altro che seguire la mia strada, secondo la retta via della coerenza, del confronto, della legalità e della trasparenza che mi hanno accompagnato durante tutta la mia vita, senza contraddizioni di sorta. E nell’ambito del confronto democratico valuterò, statene sicuri, tutte le tesi, incluse quelle apparentemente contrastanti, se vedrò la più piccola possibilità che si possano incontrare e fondersi in un progetto migliore. Rafforzerò lo sviluppo della cultura della legalità, che preservi soprattutto le giovani generazioni dai miti dei facili guadagni e le orienti invece a riappropriarsi dei valori fondati sul lavoro onesto, sull’impegno e sul sacrificio, propri di questo territorio. Permangono, purtroppo, sacche di criminalità, e di degrado sulle quali si rende necessario un intervento deciso concordato con le forze dell’ordine pubblico, non solo rivolto alla repressione dei reati, ma soprattutto rivolto alla prevenzione intesa questa in senso lato. Daremo infine possibilità a tutti di conoscere tutto ciò che attiene l’attività amministrativa della cosa pubblica, nel segno della massima trasparenza. Sono, è noto a tutti, una persona che vuole continuare ad essere utile alla Società e che ha trovato comprensione e condivisione al suo progetto nella filosofia dell’Italia dei Valori e nel centro sinistra. Ma oggi questa mia condizione di candidato nella lista di Di Pietro vuole fortemente sottolineare la volontà di superare i luoghi comuni della miope politica di appartenenza e non appartenenza, e dare un segnale forte a tutti coloro che vogliano lavorare per un vero progetto di rinnovamento e risanamento civile. Io sarò nel collegio il punto di incontro e confronto, il momento di dialogo e soprattutto di ascolto. Questo sono io: Michele Suriano, con la mia personalità e con il mio progetto di crescita democratica . Oggi, nel candidarmi quale futuro amministratore, ho scritto poi si parlerà. Ma sarò un amministratore che, prima di tutto, saprà ascoltare.