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Belvedere Marittimo (Cs) :: L’assessore Ferraro si astiene dal votare il bilancio 2007

BELVEDERE :: 04/06/2007 :: Una maggiore correttezza e veridicità d’informazione sono le richieste conclusive alle dichiarazioni del Segretario del  P.R.C. di Belvedere Marittimo Raffaele Arena, nel documento diffuso alla stampa in seguito alle polemiche sulla mancata partecipazione e votazione del bilancio 2007 da parte dell’assessore al welfare Oreste Ferraro. Si è parlato – così scrive Arena – di “possibile “defaillance” di carattere politico di Rifondazione sul bilancio di previsione 2007. Ma la nostra posizione è stata chiara da subito.

Il compagno Ferraro assentandosi si era rifiutato giustamente, di votare a scatola chiusa un bilancio allora non definitivo. E’ un reato o una assunzione di responsabilità? Presa visione del bilancio definitivo  ha dichiarato in più occasioni gli aspetti e le politiche positive che hanno caratterizzato lo strumento di programmazione economica 2007: lotta all’evasione, maggiore equità, aggiornamento dei costi di costruzione e di urbanizzazione, mai posti in essere dal 1978, programmazione di opere pubbliche senza gravare sulle tasche dei cittadini ( un comune su 5 ha applicato l’addizionale IRPEF nel 2007) e interventi mirati sulle politiche e servizi sociali, nonostante 240.000,00 € di debiti fuori bilancio e 60.000,00 di parcelle legali ereditati dalle passate amministrazioni. Posso capire – incalza ancora il Segretario –  le critiche politiche dei rappresentanti della minoranza in Consiglio comunale, non capisco invece l’ansia di voler ad ogni costo metterci in cattiva luce”. Un ulteriore precisazione riguardo alla presunta fuga d’iscritti dal partito: “è bene chiarire che quest’anno abbiamo avuto ben sette nuove adesioni al partito, tutti giovani compresi tra i 18 e i 30 anni, che hanno riconosciuto in noi i soli a svolgere un azione politica di moralizzazione e trasparenza. Sappiamo bene – conclude Arena – che dobbiamo ricercare ulteriori forme di democrazia partecipata, ma sarebbe bene informarsi dai diretti interessati, dei motivi per cui si assumono determinate posizioni invece di tendere l’orecchio e dare per fatti certi, sussurri, voci, pettegolezzi”. 

Adriana Sabato