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Belvedere Marittimo (Cs) :: Vivere in serenit?† le celebrazioni in onore di San Daniele.

BELVEDERE MARITTIMO :: 08/10/2007 :: Un forte monito a non farsi coinvolgere su posizioni arbitrarie prive di buon senso, questo il senso delle parole usate da Monsignor Don Cono Araugio, parroco della Chiesa di Santa Maria del Popolo a Belvedere Marittimo nel corso dell’omelia pronunciata alla Messa di domenica, in riferimento a quanto accaduto il 13 ottobre dello scorso anno durante lo svolgimento della processione in onore del Santo Patrono di Belvedere Marittimo.“La tutela della dignità di San Daniele e il rispetto per una  celebrazione che i frati devono vivere in tutta santità, costituiscono gli aspetti essenziali e prevalenti.

Tutto ciò che alcuni gruppi di persone – ha dichiarato don Cono – definiscono ‘tradizioni’, non significano nulla. Queste ‘tradizioni’ non sono scritte da nessuna parte.  La Diocesi già da tempo ha deciso che la Chiesa debba festeggiare le celebrazioni religiose senza prevedere l’intervento di alcun Comitato – con ciò riferendosi allo scioglimento del Comitato per i festeggiamenti civili di San Daniele. Gli aspetti pubblici possono essere curati dall’Amministrazione comunale oppure da altri Enti preposti”. Durante la processione, come si ricorderà, ci furono dei disguidi tra i Frati del Convento e parte della folla di fedeli che prese parte al corteo, in quanto, per tradizione la suddetta statua nel percorso finale doveva essere collocata nella Chiesetta di San Daniele sita in Piazza G. Grossi. Ma la curia decise per il trasferimento nella chiesa del Rosario di Pompei. La processione venne bloccata per più di un’ora, ma alla fine prevalse il buon senso. In seguito a ciò l’Unità pastorale della città offri tutto il suo appoggio alla comunità dei Frati.

Adriana Sabato