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Scalea ?® disponibile a mettere a disposizione un sito per l'impianto di selezione dei rifiuti.

Il sindaco di Scalea interviene dopo l’allarme lanciato da Pasquale Senatore, consigliere regionale di An, sulla situazione critica della discarica di Crotone.

 

“Crotone non può essere il ricettacolo delle immondizie della Calabria. Fra sei mesi, quando la discarica crotonese non potrà ricevere spazzatura, come si organizzeranno le istituzioni locali?”. L’ex sindaco di Crotone, Pasquale Senatore, lancia l’allarme discarica ed il sindaco di Scalea, Mario Russo, raccoglie il messaggio e rilancia una soluzione già nota: “Da tempo abbiamo dato la disponibilità per un impianto di selezione.

Sono un fautore di tale iniziativa perché ogni ambito, che corrisponde alle società miste, deve essere autonomo per l’intero ciclo integrato dei rifiuti. La discarica senza impianto di selezione è inutile, non ha vita lunga”. Lo stesso assessore regionale alle Politiche ambientali, Diego Tommasi, recentemente aveva sottolineato la necessità, dove c’è la possibilità, di conferire i rifiuti in discariche locali a patto che siano a norma di legge e che gli stessi comuni interessati si adoperino per favorire ed aumentare la raccolta differenziata. “Una discarica – ha aggiunto Mario Russo – priva dell’impianto di selezione è inutile perché nel giro di un paio d’anni si satura. Spingere sulla raccolta differenziata, nel momento in cui mancano gli impianti di selezione, significa, per i Comuni, aumentare il costo del servizio e non è una novità ricordare che i Comuni si stanno indebitando nel conferire i rifiuti nella discarica di Crotone, pronta al collasso, come ha ricordato il consigliere regionale Pasquale Senatore. In qualità di consigliere provinciale di Forza Italia – ha detto infine Mario Russo – ho presentato un ordine del giorno che sarà discusso sperando che la stessa amministrazione guidata da Mario Oliverio diventi parte attiva per cercare di risolvere il problema. I piani, provinciale e regionale, dei rifiuti non ci sono e questo stato di cose ci fa brancolare nel buio e rischiamo di arrivare ad un punto di non ritorno come in Campania”.