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Castrovillari :: Festival del Folklore e del Parco del Pollino.

CASTROVILLARI :: 17/08/2009 :: Dal 17 agosto, Castrovillari accoglierà la  XXIV^ edizione dell’Estate Internazionale del Festival del Folklore e del Parco del Pollino, patrocinata dall’Amministrazione comunale, Regione, Provincia, Comunità Montana, Ente Parco del Pollino e curata dal  Gruppo folclorico “Città di Castrovillari” e, in paricolare, dal suo patron, Antonio Notaro, che  ancora una volta, organizza in città quattro giorni, fino al 20 agosto, tra tradizione ,  usi e costumi di più Paesi del mondo per sviluppare quegli scambi, fondamentali  per la crescita di ciascun popolo.

In programma quest’anno sono i gruppi folclorici provenienti dal Brasile, Colombia, Costa Rica, Romania, Bolivia, Togo e dall’Italia che si esibiranno in piazza Municipio, attrezzata per l’evento.

“Un evento importante, quanto autorevole, – afferma il sindaco, Franco Blaiotta-  per quanti non vogliono mancare a questo appuntamento, intriso di intrattenimento per tutti i gusti e completato da momenti gastronomici. I visitatori, infatti,  avranno la possibilità, di  assaporare cibi  caratteristici , ma anche di imparare  balli e canti della tradizione di quei Paesi. Insomma, un’occasione di grande rilevanza che muove i suoi solidi passi nel culto dell’ospitalità, una delle espressioni più autentiche de costume castrovillarese”.

“Il festival che si propone da anni è testimonianza – aggiunge l’Assessore al Turismo, Umberto Malagrinò – di una passione ed amore verso le tante identità che hanno generato le culture d’ogni popolo. E’ per questo motivo che la manifestazione è sempre più un grosso momento culturale, una ribalta importante nel Parco del Pollino e della stessa Calabria Citra che in quest’appuntamento esalta e fa memoria del ruolo fondamentale delle tradizioni”.

“Per tutto questo non è possibile non ringraziare gli infaticabili organizzatori dell’evento che hanno come preoccupazione fondamentale- affermano gli amministratori-  la tutela del folclore ma anche la promozione della città, della sua immagine, come “centro” di appuntamenti  multietnici nel Mediterraneo.”