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Castrovillari :: Rappresentata, in prima assoluta, “La leggenda di Doruntina e Costantino”.

CASTROVILLARI :: 27/12/2010 :: "Cavalcata nella notte", ovvero, "La leggenda di Doruntina e Costantino", di Giuseppe M. Maradei messa in scena nei giorni scorsi al Teatro della Sirena, a Castrovillari, diretto dallo stesso Maradei in prima assoluta. Lo spettacolo – patrocinato dalla Provincia di Cosenza, Assessorato alle Minoranze Linguistiche e dalla Comunità Montana Italo Abëreshe del Pollino, di Castrovillari –  sarà, infatti, replicato anche in altre date e luoghi.

Nel panorama folklorico calabrese, ricco di tradizioni popolari, quelle del Popolo Albanese, strappate al rischio dell'oblio, incarnano le vittorie, gli usi e i costumi rappresentate da scritti storici, proverbi, canti e racconti popolari.

La vera poesia popolare albanese, quella composta per il popolo e dal popolo, si tramanda di generazione in generazione, oralmente. Questa tradizione si rafforza e vive attraverso le celebrazioni della sua storia. Sicuramente la leggenda di Doruntina e Costantino occupa un posto di primo ordine nel panorama dell’epica arbëreshe. La storia della promessa (bessa) da mantenere oltre la morte cantata dal popolo e celebrata dal principale scrittore albanese contemporaneo (Ismail Kadarè) è, infatti, il fulcro della messa in scena di Maradei.

Da una delle più belle e affascinanti leggende arbëreshe, si dipana una storia antica ricca di mistero, dove i vivi cavalcano di notte con i morti e la parola data sfida la tempesta del tempo.

La tranquillità  di un borgo dell’Albania medievale viene turbata improvvisamente da un fatto terribile: Doruntina e sua madre, sole superstiti di quella che era un tempo la grande famiglia del Vranaj, si ritrovano dopo alcuni anni di separazione, e quell’incontro suscita in entrambe un’emozione così forte da risultare di lì a poco fatale per madre e figlia. Il capitano Stres è incaricato di far luce sull’evento che subito rivela rivolti macabri: Doruntina ha detto alla madre di essere stata riportata a casa – dal lontano paese in cui è andata in sposa – dal fratello Costantino. Solo che costui (e la ragazza manca da troppo tempo per saperlo) è morto e sepolto con tutti gli altri figli maschi della casata. Possibile che sia uscito dalla tomba, come tutto congiura a far credere? Può, una promessa fatta alla madre, vincere le leggi della natura? O forse una passione, per quanto colpevole, è in grado di rilevarsi più potente della morte? E se Doruntina si fosse inventata tutto? Se fosse vero il racconto del venditore di icone, che ha confessato sotto tortura di avere accompagnata la ragazza per godere dei suoi favori lungo il cammino? Quale ruolo svolge nel racconto lo stesso Stres, che un tempo ha amato Doruntina? 

Il Teatro della Sirena, Teatro  “all’antica”, fondato dal M° Giuseppe M. Maradei nel 2002, sede di un Libero Teatro Popolare d’Arte che ne prende il nome, è centro di produzione, ricerca, studio, sperimentazione, promozione e formazione delle Arti e dello Spettacolo, con particolare riferimento al patrimonio tradizionalista meridionale.

Il progetto che il Teatro della Sirena si propone con "Cavalcata nella notte" è coniugare territorio e arte. Gli albanesi fondarono o ripopolarono in Italia quasi un centinaio di paesi. Di questi, oggi, 45 conservano la lingua, le tradizioni ed i costumi tradizionali. La maggior parte di essi si stabilì in Calabria, dove fondarono 42 colonie, 30 delle quali linguisticamente vivono ancora.