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Catanzaro :: Giordano (Idv): da noi difesa area grecanica, altri consiglieri si sono eclissati.

CATANZARO :: 12/10/2011 :: I consiglieri regionali difensori dell’area grecanica attraverso i recenti interventi sugli organi di stampa e i relativi emendamenti presentati al piano turistico regionale avevano posto l’accento di preservare una area territoriale ben definita nel panorama regionale, ma, nel momento decisivo, si sono eclissati.

Così, con amarezza, il consigliere regionale di Italia dei valori Giuseppe Giordano, commenta la seduta della seconda commissione consiliare regionale che avrebbe dovuto pronunciarsi sul piano turistico regionale presentato dalla Giunta. Fra assenze rilevanti e ritiri degli emendamenti presentati, puntualizza Giordano, è rimasto in votazione il solo mio emendamento tendente al riconoscimento dell’area grecanica come area ad alta attrattività turistica, ma, purtroppo, è stato respinto e ciò nonostante abbia evidenziato come per quella area si sia attivata concretamente la procedura per il riconoscimento quale patrimonio  dell’Unesco.

A nulla è servita l’audizione di alcuni sindaci dell’area le cui argomentazioni non sono state tenute in debita considerazione. Ci si domanda,si interroga Giordano, se questa “grave dimenticanza” non faciliti coloro che pensano che l’area in questione debba essere vocata, più che al turismo,  alla ipotetica centrale a carbone di Saline Ioniche. Grazie ad un ulteriore  emendamento, seppur bocciato e assorbito da un subemendamento, si è evitata la beffa che cittadine importanti come Melito P.S., Montebello Ionico e Motta San Giovanni venissero escluse dagli ambiti turistici con notevoli ripercussioni negative in termini di sviluppo.

Ciò non toglie, continua Giordano, che ci ritroveremo un’area omogenea,così riconosciuta in altre linee di intervento nella programmazione regionale, di fatto smembrata e,quindi, nella difficoltà di porre in essere un’azione concertata sul piano turistico. Su queste basi, conclude Giordano, ho espresso parere contrario all’intero piano turistico regionale perché gravemente lacunoso, incapace di leggere le specificità territoriali e calato dall’alto senza un serio confronto con gli attori locali.