CATANZARO :: 06/12/2013 :: E’ proprio vero che i voti fuori dalle urne non portano la firma ma i pronunciamenti nella campagna elettorale alla fin fine non possono rimanere anonimi. E’ il caso dell’on. Agazio Loiero che, mentre sui giornali è intento a smentire il suo sostegno a Matteo Renzi, in queste ore è notoriamente al lavoro per mobilitare quanti, durante il periodo della sua vigenza alla regione avevano aderito ad “Autonomia e Diritti” nelle province calabresi per il voto alle primarie di domenica prossima.
Ciò che in questa vicenda non risulta essere chiaro è, dunque, il fatto che non è Matteo Renzi a vergognarsi del voto di Loiero ma è l’ex presidente della Giunta Regionale a non avere il coraggio di dichiararsi in maniera trasparente. Siamo in presenza di una doppiezza che la dice lunga sulla carica innovativa di Matteo Renzi.
Andando avanti di questo passo il rischio non è solo quello che possa essere compromesso il profilo politico, organizzativo e culturale del Partito Democratico ma che sia messa in discussione la affidabilità e la credibilità dello stesso Renzi come potenziale timoniere di un Governo Nazionale a cui dovrebbe essere riconosciuta la capacità di portare l’Italia fuori dalla crisi.
