fbpx

Catanzaro :: Pippo Callipo sui ritardi nei pagamenti nella sanità.

CATANZARO :: 20/02/2010 :: “Anziché prevedere premi per i direttori generali, mentre la maggior parte del personale nella sanità soffre per l'irrazionale organizzazione amministrativa e dei servizi, sarebbe ora che i vertici amministrativi rimediassero in qualche modo al ritardo ingiustificabile che le Asl calabresi accumulano quando si tratta di pagare le fatture ai fornitori di beni e servizi. Due anni di tempo – secondo i dati ultimi forniti da Assobiomedica per il pagamento di una fattura – sono un'assurdità.

Mi chiedo come sia possibile guardare senza fare niente a questa disamministrazione e perché si faccia passare tanto tempo, dato che la legge prescrive di ottemperare entro un mese. Personalmente, condivido la proposta avanzata di recente dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, d’intensificare l’attenzione sui debiti della sanità verso i fornitori. Non è tollerabile che i fornitori in Calabria siano pagati, battendo ogni primato nazionale e facendo anche qui un’altra figuraccia, dopo 704 giorni (dati Confindustria). Mi chiedo da imprenditore e lo chiedo ai colleghi direttamente interessati da questo disastro: cosa c’è dietro? Com’è possibile che un imprenditore, grande, medio o piccolo, che effettua una fornitura alla sanità calabrese, sia pagato non dopo 30 e neanche dopo 70, ma dopo 704 giorni. I numeri a volte sono più terribili delle parole e lasciano intendere il marcio che ancora c’è nella sanità calabrese. Un’impresa che poggiasse su quelle entrate, soccomberebbe o dovrebbe ricorrere agli usurai per tirare avanti. E’ l’ennesima vergogna che contraddistingue il sistema sanitario calabrese, lasciato in balia del caso, di un debito che supera i 2 miliardi di euro e senza alcuna programmazione.”