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Catanzaro :: Sanità: Scopelliti, fugare incomprensioni punti riforma.

CATANZARO :: 29/09/2010 :: ''Diciotto ospedali da riconvertire, 1.200 posti letto in meno, 100 mila ricoveri in meno; una riorganizzazione che prevede tre ospedali Hub, otto Spoke, quattro ospedali generali, quattro montani e 14 ospedali distrettuali''. Sono questi i punti fondamentali della riorganizzazione della sanita' in Calabria, con l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario, illustrati dal presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti.

Il governatore ha presentato la situazione della sanita' calabrese, e, soprattutto, le prospettive, nel corso di una a manifestazione che si e' tenuta a Catanzaro. Doveva essere un incontro tecnico ed, invece, e' diventato l'occasione per rendere note a tutti le modalita' di attuazione del piano di razionalizzazione e riqualificazione del servizio sanitario regionale. A partire dai presidii sanitari che, in due fasi, saranno riconvertiti e sui quali si erano concentrate le polemiche e gli scontri politici dei giorni scorsi, culminati con i blocchi stradali in provincia di Cosenza. Sei gli ospedali che saranno riconvertirti nella prima fase: Taurianova, Palmi, Siderno, Chiaravalle, San Marco Argentano e Soriano Calabro. Quindi, la seconda fase, con scadenza 2012, per i presidi di Rogliano, San Giovanni in Fiore, Acri, Mormanno, Trebisacce, Cariati, Praia, Lungro, Soveria Mannelli, Serra San Bruno, Scilla e Oppido Mamertina. Durante la manifestazione si e' registrata la protesta di una decina di sindaci, che si sono presentati con la fascia tricolore contro i piani di Scopelliti. Al tavolo di presidenza, tra gli altri, anche i sub commissari che affiancano lo stesso Scopelliti, nominato commissario dal governo Berlusconi: Giuseppe Navarra e Luciano Pezzi. In sala anche i componenti della Giunta regionale, molti consiglieri regionali di maggioranza e qualcuno dell'opposizione, oltre a medici, referenti di associazioni di categoria e rappresentanti del mondo sindacale. ''Credo ci siano state profonde incomprensioni e grandi strumentalizzazioni – ha esordito Scopelliti – segno della pochezza dei contenuti''. La critica e' stata rivolta soprattutto a quanti, provenienti dalla precedente maggioranza che ha guidato la Regione, hanno espresso pareri negativi sul piano di rientro. Il governatore, infatti, ha ricordato che il piano e' stato sottoscritto il 17 dicembre 2009 dal precedente governo regionale.