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Cetraro :: Ermanno Cennamo scrive al Segretario Regionale del Partito Democratico.

Caro Segretario,

CETRARO :: 10/01/2010 :: avverto l’esigenza di sottoporre alla tua valutazione alcune riflessioni politiche che ho fatto sullo stato attuale del Partito nella Provincia di Cosenza al fine di contribuire a risolvere uno stato di difficoltà, che non può ulteriormente protrarsi in vista della imminente campagna elettorale di primavera.

Ritengo importante che si dia vita con urgenza ad un ufficio politico provinciale con il preciso mandato di gestire le situazioni di difficoltà in cui si ritrovano tante realtà locali, che dovranno affrontare il problema del rinnovo dei consigli comunali.

Una scelta questa che non può essere ulteriormente rinviata.

Sullo stato attuale in cui si ritrova l’amministrazione comunale di Cosenza, ritengo corretto ed efficace il tuo modo di procedere con l’azzeramento dell’esecutivo e con l’avvio di una riflessione politica che tenga conto dei nuovi equilibri che si sono delineati.

Su questo specifico problema, mi permetto di proporti di allargare la maggioranza anche all’UDC. Una scelta politica questa la cui portata innovativa sicuramente non ti sfuggirà per i contraccolpi positivi che potrebbe produrre sugli equilibri regionali.

Auspico infine che si proceda rapidamente anche al superamento delle incompatibilità istituzionali in conformità con lo statuto e il regolamento del partito.

Chi è assessore provinciale non può essere anche assessore comunale, chi si candida alle regionali deve dimettersi da eventuali cariche amministrative.

Se si procederà con determinazione, saremo in grado di trasmettere all’opinione pubblica che il PD è un partito che propone  buone regole e che sa farle rispettare.

Con queste riflessioni, interpretando il pensiero dell’area cattolica del PD, mi permetto di contribuire come dirigente regionale a favorire un confronto forte e determinato in questa fase del dibattito politico interno.

Ti auguro buon lavoro con l’auspicio che farai tesoro dei  miei suggerimenti.

 

Affettuosi saluti

Ermanno Cennamo