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Cosenza :: Al via la festa della comunità Rom.

Venerdì 24 settembre, dalle ore 18.00, presso il campo rom, sponda sinistra del fiume Crati

COSENZA :: 21/09/2010 :: In coincidenza con il clandestino day risulta essere occasione propizia per l’incontro di tutte le realtà e le soggettività antirazziste della nostra città. Ancor più da un punto di vista umano è l’opportunità, per quanti non ne abbiano ancora avuto il piacere, di conoscere i membri e la vita di una comunità che vive in mezzo a noi, seppur relegata ai margini sociali e istituzionali. Abbracciamo l’idea che l’incontro con l’altro da noi sia il primo strumento per aggredire pregiudizi e luoghi comuni che spingono, quasi in modo inconscio, ad avere paura del diverso e a considerarlo come nemico.

L’integrazione non è un processo astratto e unidirezionale, ma un percorso comune di conoscenza e riconoscimento reciproco. Con questo pensiero ci auguriamo di raccogliere quante più anime possibili affinché le nostre energie, all’unisono, siano prova che stralci di società  civile ancora esistono e che, insieme, possono affrancare dalla carta il concetto di “accoglienza”  per renderlo pratica costante.

Sabato 25 settembre dalla mattina a sera ai capannoni ex officine FdC, via popilia / viale mancini

Un nuovo clima di paura e di discriminazione pervade l’Europa. Il governo francese sta mettendo in pratica il suo piano che prevede l'espulsione di 160 Rom, mentre si conta di dirigere verso la Romania e la Bulgaria almeno 700 nomadi da qui alla fine di settembre. Unico reato quello di vivere nel territorio francese in condizioni spesso disumane. Il nostro governo in questo si è dichiarato da subito solidale con il governo francese prospettando iniziative analoghe. Sul nostro mare, ponte naturale fra l’Africa e l’Europa, si mitraglia contro le imbarcazioni “sospette”. Oggi è toccato a dei pescatori italiani ma domani ci arriveranno notizie sulla sorte dei barconi carichi di disperati spesso in fuga da situazioni di vita umanamente insopportabili? Tale clima è inoltre sostenuto da tutti i media che, giocando sulle nostre paure più intime, gareggiano nello stilare l’idetikit del lupo cattivo che ora è islamico, ora di colore, ora ROM. Non ultimo l’episodio dei netturbini londinesi sospettati di tramare contro la vita del Papa forse solo per un equivoco ma sicuramente perché nordafricani. Noi associazioni che popolano l’area delle ex Officine ferroviarie vogliamo dichiararci completamente estranei a questo clima di paura e pregiudizio ed anche per questo vogliamo riprendere le nostre attività dopo la pausa estiva con una giornata di festa vissuta insieme a tutte le comunità di migranti presenti nella nostra città per dimostrare che è possibile e doveroso costruire un mondo più fraterno e conviviale dove le diversità di tradizione, di religione, di nazionalità e di cultura non siano considerati più come parametri generatori di diffidenza ma come elementi preziosi per una contaminazione, fecondazione e crescita reciproca.