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Cosenza :: Centrale a carbone: direttore generale Repower, una colossale opposizione non c’è.

COSENZA :: 04/10/2011 :: Il movimento No al Carbone, contro la centrale di Saline Joniche, diffonde le interviste fatte a Kurt Bobst, direttore generale Repower, e Eduard Rikli, presidente del consiglio di amministrazione della Repower, rilasciate al Suedostschweiz il 23 settembre 2011 e l’intervista a Kurt Bobst, rilasciata al Die Südostschweiz am Sonntag il 2 Ottobre 2011.

Il presidente del consiglio di amministrazione della Repower, Eduard Rikli, dichiara, al Suedostschweiz, di non appoggiare quello che fa la SEI (riferito ai pagamenti dei comitati del si) e respinge le accuse che sia stata una loro strategia, anzi dichiara che la Repower non ne sapeva niente.

Mentre Bobst afferma di aver pagato la somma e lo conferma nell’intervista rilasciata al Die Südostschweiz am Sonntag il 2 Ottobre 2011. Quindi il capo della Repower – si legge nella segnalazione – critica apertamente l’operato della SEI e del suo sottoposto Bobst.

Alla domanda della giornalista: “Repower ha una volta comunicato che la popolazione in Calabria è in maggioranza a favore del progetto della centrale a carbone di Saline Joniche. Come è arrivato a questa valutazione?” Bobst risponde: “Ci sono forti gruppi a favore del progetto. Una colossale opposizione non c’è. Si tratta di un progetto infrastrutturale, ci sono sempre i sostenitori e gli oppositori.

Anche in Svizzera non sarebbe diverso. Abbiamo dei forti sostenitori nell’economia energetica, nel governo e nelle autorità locali”. La giornalista continua: “Come può sostenere che non ci sia una grande opposizione, se sul posto sia la Provincia sia il Parlamento Regionale, i sindacati, le associazioni ambientali e gli imprenditori turistici danno l’assalto al progetto?” e la risposta: “Abbiamo molti contatti in Calabria e parliamo con molta gente.

Alle manifestazioni informative pubbliche abbiamo rilevato che molto più del 50% dei partecipanti sostiene il progetto. Constatiamo anche però che abbiamo un’accresciuta opposizione, con la quale ci confrontiamo. Abbiamo però anche un serio aumento dei sostenitori”.