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Cosenza :: Confapi: Petramale condanna le contraddizioni nella politica di governo.

COSENZA :: 22/02/2011 :: I politici, quelli che ci governano, non parlano la stessa lingua, a volte si contraddicono e manco se ne accorgono: è quanto ha dichiarato il presidente della Confapi Mario Petramale commentando la dissonanza dell’intervento del consigliere regionale Gianpaolo Chiappetta con quello dell’onorevole Fabrizio Cicchitto.

 

 

(1)               Cicchitto smentisce la grande stagione di riforme annunciata dal consigliere regionale Gianpaolo Chaippetta.

 

(2)               Unica riforma in Calabria: la sanità che ha fatto aumentare i prezzi dei carburanti e ha fatto la felicità dei calabresi

 

(3)               Lo scandalo dei Pia, Piani integrati di agevolazioni: è sbagliata la banalissima scheda excel con la quale far domanda e mancano venti giorni alla scadenza

Non so a chi dar ragione se a Chiappetta – ha sottolineato Petramale – che in tono trionfalistico ha annunciato l’apertura, in Calabria, di una stagione di riforme, oppure a Cicchitto che con onestà intellettuale ha spiegato che in Italia è difficile se non impossibile portare avanti un piano di riforme serie. Impossibile perché secondo la tesi di Cicchitto ci sono dei poteri costituiti contro ogni tipo di cambiamento. Si tratta di poteri che in questo Stato non solo bivaccano ma ci stanno pure bene. Tesi che è abbastanza condivisibile quella di Cicchitto. Ma che non trova alcuna entratura, anzi è agli antipodi con la stagione di riforme decantata da Chiappetta. E il che la dice lunga su come vanno le cose in Calabria. Bisognerebbe chiederlo al caro Chiappetta quali sono le riforme in programma.

Perché l’unica che si vede all’orizzonte è quella della sanità che al momento ha messo le mani in maniera violenta nelle tasche dei calabresi non solo con i ticket ma soprattutto con l’aumento dell’addizionale regionale sui carburanti che ha fatto salire vertiginosamente il prezzo della benzina e del gasolio. Bella riforma. Bella perché ne siamo tutti contenti: imprenditori, impiegati, operai, ma anche i disoccupati e gli inoccupati (che campano di speranza per la partenza delle borse lavoro, ma questa è un’altra storia).

Il problema della Calabria purtroppo è solo la sanità, questa dannata riforma della sanità. Per la quale si trascurano una serie di altri problemi che avrebbero una ricaduta sull’andamento economico generale. Quando dico questo – ha sottolineato Petramale – penso al bando sulla moratoria dei debiti del 2010 che fino a oggi ha impegnato a malapena quattro milioni di euro, mentre alla vigilia si riteneva che in due giorni potesse esaurire tutti gli otto milioni. Penso pure ai Piani integrati di agevolazioni, i cosiddetti Pia, per i quali mancano poco meno di venti giorni alla scadenza e ancora oggi, nonostante l’ultimo aggiornamento avvenuto a metà mese, la scheda tecnica, cioè un banalissimo file formato excel presenta non pochi errori, per i quali non è possibile presentare domanda.

E ancora a proposito della grande stagione di riforme annunciata da Gianpaolo Chiappetta ci sarebbe da aggiungere il nulla totale nei confronti delle piccole e medie imprese. Chiappetta dovrebbe chiedere alla giunta del suo governo che fine hanno fatto il credito d’imposta e tutte quelle straordinarie parole a seguire le quali le imprese calabresi sarebbero state lanciate nei mercati del bacino del Mediterraneo, cosa quest’ultima che, visti i recenti fatti di cronaca internazionale, lascia molti interrogativi aperti. Così, di questo passo, a noi imprenditori del Sud dell’Italia e del mondo non resta che stare a guardare la ripresa dei nostri colleghi del nord che sono potentemente ancorati alla scia tedesca. Sarebbe il caso di iniziare a pensare a un’emigrazione verso il settentrione, chissà.