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Rende :: Basket: Stefano Bizzozi, ospite al Centro Sportivo Universitario di Arcavacata.

L’incontro è uno degli Eventi della “Settimana Azzurra”, indetta dalla Federazione Italiana Pallacanestro.

RENDE :: 23/02/2011 :: Una grande competenza tecnica unita a rare e inequivocabili doti umane. Questo è ciò che comunica Stefano Bizzozi, Allenatore della Nazionale Italiana di Pallacanestro under 18, intervenuto al PalaCus di Arcavacata di Rende per un incontro con i coach delle squadre giovanili calabresi.

L’incontro – sul tema “Costruzione di una difesa individuale”- è uno degli appuntamenti della “Settimana Azzurra”, evento Regionale che si colloca nell’ambito di un progetto a carattere Nazionale. Il P.Q.N. (Progetto di Qualificazione Nazionale), che nasce fra l’altro dall’idea di un ex allenatore calabrese, Gaetano Gebbia,  oggi Coordinatore Tecnico del Settore Squadre Nazionali Giovanili della F.I.P. (Federazione Italiana Pallacanestro) è un progetto di riqualificazione a tappeto, teso a verificare e migliorare gli standard dei giocatori che costituiscono il futuro della Pallacanestro Italiana, sia attraverso l’interazione con le squadre che con i loro allenatori. In Calabria ciò si traduce nella possibilità, garantita dal Comitato Regionale F.I.P. Calabria, di avere la presenza in loco per un’intera settimana di un Tecnico Federale che possa integrare il lavoro dello Staff Territoriale.

Otto saranno le città visitate: Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Castrovillari, Locri e Rosarno – , ben venti le società coinvolte.

L’incontro di ieri al PalaCus dell’Università della Calabria ha visto fra l’altro protagonisti i ragazzi – classe 1997 – che si allenano presso il Centro Sportivo dell’Unical, osservati da Bizzozi durante gli allenamenti, e poi coinvolti in una sorta di “lezione dimostrativa”.

L’Allenatore della Nazionale ha sottolineato “la necessità propedeutica di formare i ragazzi al gioco di squadra, ad essere generosi in campo, a sentirsi parte di una scuola e di una disciplina, a comunicare fra loro durante gli incontri, a sviluppare non solo l’attacco ma una buona difesa, atteggiamenti nient’affatto in contrasto con l’idea di uno spirito agonistico acceso e collettivo – ha affermato Bizzozi”. Di queste linee generali che tracciano la sua immagine di gioco, Bizzozi ha indicato direttamente il senso e l’origine.