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Cosenza :: Fiction sulla Mafia, pedagogia negativa

RAI: POSITIVI GLI ANNI CINQUANTA

 

COSENZA :: 07/07/2007 :: “Il ruolo pedagogico della televisione è troppo importante per continuare  a riproporre modelli negativi”. E’ quanto ha dichiarato Mario Caligiuri, docente di pedagogia della comunicazione all’Università della Calabria ed all’Università “La Sapienza” di Roma, in relazione alle previste fiction su Masino Buscetta ed al grido di allarme innescato dalle dichiarazioni di Antonio Marziale, Presidente dell’Osservatorio sui diritti dei Minori.

“Se all’inizio – ha proseguito Caligiuri –  con sceneggiati tipo “La piovra”, le fiction sulla mafia rappresentavano un chiaro e doveroso segnale di impegno civile, adesso si rischia da un lato di banalizzare e dall’altro, pur non volendolo, di alimentare miti negativi”. “Appunto per questo – conclude – va ripensato soprattutto il ruolo dell’emittenza pubblica, il cui ruolo educativo venne svolto con grande efficacia negli anni Cinquanta e Sessanta, sia dal punto di vista dell’unità linguistica che della veicolazione di messaggi di alto valore culturale, anche se non tutti condivisibili. Non a caso, allora erano impegnati nella Rai, sia in radio che in video, tra i migliori intellettuali italiani, dei quali oggi non si vede neanche l’ombra”.