Cosenza: il valore aggiunto dellÄôAccademia dei Fiumi.
COSENZA :: 24/11/2007 :: Il fiume, l’elemento della natura che più di ogni altra cosa rappresenta il percorso che ciascuno deve affrontare, tra ripide e pianure, per poi perdersi nel mare della vita, è anche crescita quotidiana, trasformazione delle personalità dovute alle esperienze che si fanno. Il fiume, infatti, nasce come un piccolo rigagnolo per poi crescere sempre più fino a diventare possente, trasformandosi perché, come scriveva Eraclito, “panta rei” (tutto scorre), “diviene”, si trasforma.
Questa l’immagine per descrivere il lavoro e l’opera che da alcuni anni a Cosenza sta svolgendo l’Accademia dei Fiumi, il cui Consiglio di amministrazione è presieduto dal professore Giuseppe Frega, decano dell’Università della Calabria. Un’esperienza, quella dell’Accademia, che nasce per volontà di docenti e professionisti con l’intento di “promuovere e realizzare una vasta gamma di attività educative e sociali, rivolte principalmente agli studenti del Meridione, per integrare e valorizzare la loro preparazione culturale ed umana, l’identità personale ed il senso di responsabilità anche attraverso una formazione spirituale incentrata sul lavoro, visto come strumento di santificazione personale e di miglioramento della società”. Un percorso che, come appunto quello di un fiume, è andato sempre più crescendo diventando una realtà operosa all’interno di una società sempre più distratta dalle apparenze e sempre meno attenta ai contenuti. In questi anni, infatti, sono state numerose le iniziative culturali portare avanti dall’Accademia che, promosse e sostenute dagli stessi studenti con la collaborazione di docenti universitari, professionisti ed imprenditori, hanno tentato di “garantire lo sviluppo di personalità aperte, responsabili, animate da spirito di servizio laboriosità ed amicizia. Così – spiegano dall’Accademia – si creano le premesse per far maturare le capacità decisionali e collaborative indispensabili nel lavoro e nella vita sociale”. In questo contesto, una particolare importanza la riveste l’attività di tutoraggio che aiuta i ragazzi “ad acquisire un metodo di lavoro, stimolandoli a programmare i propri studi ed a coniugare la profondità dell’apprendimento con il rispetto delle scadenze”. Un modo, quindi, per responsabilizzare la futura classe dirigente, non solo ad essere protagonista del proprio futuro, ma anche e soprattutto a comprendere che ogni scelta comporta decisioni non affrettate ma, soprattutto, che ad ogni nostra azione consegue una reazione. Al centro del vivere quotidiano di ciascuno, però, un posto deve essere riservato anche all’impegno verso gli altri, il prossimo che sta accanto a noi. In questo senso, un ruolo non marginale all’interno dell’Accademia viene dato alla formazione che “rende i ragazzi più sensibili e disponibili ad impegni di solidarietà e volontariato, sia a livello locale che fuori dai confini italiani”. Alla base di tutto, l’attività di formazione spirituale che, “per chi lo desidera”, è affidata alla Prelatura dell’Opus Dei, istituzione della Chiesa Cattolica “il cui spirito si incentra sulla santificazione delle realtà quotidiane, a cominciare dal lavoro e, per gli studenti, dallo studio. Gli incontri di formazione, infatti, si rivolgono prevalentemente a piccoli gruppi omogenei per età accomunati da un analogo interesse di approfondimento o di conoscenza della fede cattolica”.