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Cosenza :: Importante ricerca di un medico cosentino sull’anoressia.

COSENZA :: 04/02/2011 :: Le giovani pazienti affette da anoressia nervosa restrittiva presentano una vulnerabilità specifica nelle aree del cervello coinvolte nella rappresentazione mentale di se e nella manipolazione della immagini mentali. Tali alterazioni spiegano perché chi è affetto da anoressia nervosa ha una percezione distorta del proprio corpo e teme di ingrassare anche quando è sottopeso o addirittura in uno stato di denutrizione.

La scoperta, pubblicata su una delle maggiori  riviste internazionali “Psychiatry research: Neuroimaging”, è stata fatta da un gruppo di ricercatori italiani guidati dal Dott. Santino Gaudio,  medico  psichiatra, impegnato in diversi progetti di ricerca con importanti ospedali italiani.

L’articolo pubblicato è primo lavoro in letteratura su adolescenti con anoressia nervosa restrittiva che utilizza una nuova metodica di analisi della sostanza grigia (la Voxel Based Morphometry).

I ricercatori hanno confrontato la sostanza grigia del cervello di 16 adolescenti con anoressia nervosa restrittiva, la cui malattia durava da meno di un anno, e di 16 ragazze adolescenti normali, utilizzando la risonanza magnetica e la nuova metodica di analisi (la Voxel Based Morphometry). Le adolescenti con anoressia nervosa presentavano una riduzione della sostanza grigia nelle aree del cervello coinvolte nella rappresentazione mentale di se e nella manipolazione delle immagini mentali. Tali risultati evidenziano una base neurobiologica per la distorsione dell’immagine corporea che è il sintomo cardine dell’anoressia nervosa.

La scoperta, fatta dal gruppo guidato dal Dott. Gaudio, da un nuovo contributo alla comprensione del perché queste pazienti hanno un'immagine distorta del loro corpo ed apre la strada a nuove possibili strategie terapeutiche.