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Cosenza :: Oliverio: dopo la vittoria dei referendum, la battaglia continua.

COSENZA :: 16/06/2011 :: “Dopo la straordinaria vittoria dei Sì ai referendum del 12 e 13 giugno scorsi, la battaglia continua”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, nel corso di un incontro svoltosi ieri presso la Sala-Giunta di Piazza XV Marzo a Cosenza e voluto dallo stesso presidente per ringraziare i rappresentanti dei Comitati promotori del referendum  ed i movimenti che hanno dato impulso alla campagna referendaria.

All’incontro, fortemente voluto da Oliverio, erano presenti, tra gli altri i referenti regionali del Comitato referendario “2 Sì PER L’ACQUA BENE COMUNE”, Alfonso Senatore e Giovanni Di Leo, i membri del Comitato Francesco Campolongo, Rosa Sicilia, Oreste Pezzi, Franco Iachetta, Franco Molinari, Marcello Nardi, Francesco Noto, Angelo Gallo, Gaetano Miele, Francesco Saccomanno del Comitato “Sì Fermiamo il Nucleare”, Tonino Perrelli del “Patto Segni” e Franco Corbelli di “Diritti Civili”
“Accantonato definitivamente il problema del legittimo impedimento -ha proseguito il Presidente della Provincia- ora dobbiamo muoverci su due direttrici fondamentali che riguardano l’approvvigionamento energetico e l’acqua.
Per quanto riguarda il primo punto bisogna attivare a tutti i livelli politiche tese ad incentivare l’uso e il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili. Come Provincia ci stiamo già muovendo in tal senso e stiamo realizzando due progetti fotovoltaici che riguardano diversi istituti scolastici superiori e il Palazzo degli Uffici della Provincia ubicato a Vaglio Lise. L’obiettivo, però, è quello di andare sicuramente oltre e predisporre un piano che incentivi ed estenda alle imprese, alle abitazioni civili e alle attività economiche della nostra provincia il ricorso alle fonti rinnovabili”.
“Un significato straordinario -ha aggiunto Oliverio- assume il risultato sui due referendum per la gestione dell’acqua. Con la valanga di Sì che ha caratterizzato il voto su questi due quesiti referendari, si è posto un punto fermo sulla gestione di un bene comune di primaria importanza per le popolazioni e per i territori. Da questo risultato bisogna ora partire per sollecitare una legislazione adeguata, che metta la Regione e gli Enti Locali nelle condizioni di accelerare il percorso del Ciclo Idrico Integrato. Il voto espresso dai calabresi costituisce un punto chiaro di partenza per chiedere alla Giunta regionale la revoca della Delibera n° 71 del 28 febbraio scorso con la quale si assegnano a Sorical funzioni improprie per una società mista (pubblico-privato) con prevedibili gravi implicazioni per i comuni  e per le popolazioni, ma soprattutto si assegna illegittimamente a detta società il compito di riscuotere le tariffe bypassando e cancellando il ruolo dei comuni.
E’ necessario, altresì, modificare la norma approvata dal Consiglio regionale con la quale si cancellano gli ATO su base provinciale per istituirne uno solo su base regionale”.
“In Calabria –ha concluso il Presidente della Provincia- il referendum ed i suoi esiti chiari devono incoraggiare una forte mobilitazione per bloccare le lobbie del business dell’acqua e per preservare questa preziosa risorsa nell’esclusivo interesse delle popolazioni”.
I rappresentanti dei Comitati e dei movimenti referendari hanno espresso apprezzamento per l’apporto ed il contributo del Presidente della Provincia alla campagna referendaria ed hanno ribadito il loro impegno a proseguire la battaglia affinché la chiara volontà espressa dagli elettori si traduca in provvedimenti legislativi da parte dl Governo e del Parlamento.
Comitati e movimenti, inoltre, si muoveranno per chiedere al Presidente Scopelliti la revoca della Delibera n° 71 del febbraio scorso e al Consiglio Regionale l’abrogazione della norma che istituisce l’ATO UNICO REGIONALE, che mortifica l’autonomia dei territori e viene utilizzato come veicolo per mascherare la privatizzazione della gestione dell’acqua, attraverso l’affidamento delle funzioni a Sorical. Per sabato e domenica prossima è stata già fissata, in tal senso, un’Assemblea regionale dei comitati e dei movimenti in cui, appunto, saranno assunte queste determinazioni.