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Cosenza :: Rachele Grosso Ciponte eletta consigliere nazionale del Partito Democratico.

COSENZA :: 09/12/2013 :: “Dopo la grande vittoria alle primarie per la carica di segretario nazionale del Pd sono certa che Matteo Renzi avrà la forza di imporre le proprie idee e la propria politica nel partito e nel Paese”. Rachele Grosso Ciponte candidata nel collegio Cosenza 2 battezza così la vittoria del sindaco di Firenze. “Una vittoria di tutto il popolo del Partito Democratico perché a vincere è stata soprattutto la democrazia.

La partecipazione complessiva alle primarie è il dato ancor più importante in un momento in cui c’è una diffusa disaffezione dei cittadini verso la politica. Mi sento onorata a rappresentare la mia terra in seno all’assemblea nazionale del partito. E’ arrivato il momento del cambiamento, il momento di snellire la burocrazia, di rendere concreti i messaggi di legalità, trasparenza, che dovranno rappresentare i principi dello sviluppo.

Solo dalla legalità potremo disegnare una geografia politico-sociale più giusta nel nostro Paese. Siamo chiamati insieme a effettuare delle scelte importanti su tematiche spesso affrontate e mai risolte: mi riferisco alla politica dell’ambiente, all’ecosostenibilità, al lavoro, alle politiche per le famiglie e peri i giovani. Ora più che mai la Calabria ha bisogno di essere presente con più uomini e più donne che facciano bene e possano costruire modelli di sviluppi alla portate delle reali esigenze del nostro Paese.

In questo clima di fiducia assieme a Gianni Pittella, con “Laboratorio Democratico”, daremo voce a chi non ce l’ha. Costituiremo cellule propulsiva di idee, di proposte attorno a ciò che sono state le crucialità della mozione: in primis il rilancio del Mezzogiorno d’Italia, la riforma del patto di stabilità, il Pse, il Partito Federale. Il mio impegno in un’assise così importante, al fianco di Matteo Renzi, – conclude Rachele Grosso Ciponte – sarà quella di rappresentare la nostra terra e di lavorare per il bene del nostro paese e dei cittadini calabresi perchè noi che in Calabria abbiamo deciso di rimanere, noi che viviamo quotidianamente i problemi della gente, noi che siamo rimasti per renderla più giusta e in grado di programmare il suo sviluppo economico non possiamo tirarci indietro”.