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Crotone :: Arrestato dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza un tombarolo e recuperati reperti archeologici.

CROTONE :: 28/01/2014 :: L’operazione odierna rappresenta un importante successo nel più generale quadro di contrasto all’illecita attività di scavo clandestino dei siti archeologici calabresi. Grazie all’efficace azione dei militari del  Nucleo T.P.C. di Cosenza e della Compagnia di Crotone si è potuto procedere all’arresto di I.F. (cl.1980) di Isola Capo Rizzuto (KR) nonché al  sequestro di vari reperti di interesse archeologico, provenienti dal sito di Capo Colonna, in agro del comune di Crotone.

Specificamente, l’arrestato è  stato notato accedere a bordo di un autoveicolo all’interno dell’insediamento archeologico e colto in flagranza di reato nell’atto di impossessarsi di plurimi reperti, recuperati grazie all’ausilio di un metal detector di ultima generazione. Le successive investigazioni e perquisizioni domiciliari consentivano di acquisire ulteriori elementi  di responsabilità  a carico di un altro giovane incensurato di Isola Capo Rizzuto.

I reati per i quali si procede  sono violazione in materia di ricerche archeologiche (175 DGL 42/2004), impossessamento illecito di beni culturali (176 DLG.42/2004) e danneggiamento aggravato (635 C.P.  comma 2). L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato posto, su disposizione della Procura della Repubblica di Crotone, al regime degli arresti domiciliari.

L’area archeologica di Capo Colonna, avente natura demaniale, è stata oggetto, nell’ultimo semestre, da parte della Soprintendenza Archeologica della Calabria, di varie segnalazioni di scavo clandestino. Ed invero, l’operazione odierna rappresenta il risultato della combinata azione repressiva di varie componenti dello Stato, sotto l’efficace coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, guidata dal dott. Raffaele Mazzotta.