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Diamante (Cs) :: Nuovi sequestri di aree demaniali.

DIAMANTE :: 08/03/2009 :: Continuano i sequestri da parte della magistratura paolana delle aree demaniali nel territorio di Diamante. Sequestri che colpiscono prima di tutto la cittadinanza e mettono ulteriormente in crisi il nostro turismo. Ora è la volta della panoramica di Cirella. Un luogo visitato da centinaia di turisti e che adesso verrà interdetto a loro prima di tutto. Come già avvenuto per la piazzetta di Cirella, per le scale che portano a mare sempre a Cirella, per il mercato di Diamante , per il parco corvino, a soffrirne saranno prima di tutto i cittadini e chi usufruisce dei servizi.

Pensiamo alle attrezzature sportive nel Parco Corvino regolarmente concesse ed ora sequestrate, pensiamo all’Oasi canile dell’associazione Qua la zampa a rischio di chiusura, pensiamo ai disagi dei cittadini ad avere due aree di mercato del sabato lontane l'una dall'altra . Ed a questo punto ci chiediamo come ambientalisti, oltre che come cittadini: come mai l’intervento della magistratura sia solo sulle cose comunali di Diamante e non sulle cose gestite dai privati lungo tutta la costa tirrenica. Non è demanio tutta la striscia di spiaggia dove vigono villaggi turistici e case di privati. Non è demanio l’area di spiaggia di Santa Maria del Cedro e di Grisolia dove già vennero sequestrati villaggi e campeggi , subito dopo dissequestrati ?
Non c’è il demanio che riguarda il mega albergone di Praia a Mare davanti l’Isola di Dino ?
E non ci sono aree demaniali occupate nel molo di Diamante ?
Ed a proposito del molo di Diamante e di demanio. Ci chiediamo : se il demanio è così attivo e presente sul territorio di Diamante , tanto da rivendicarne tutte le aree, come mai non fu presente nella famosa CONFERENZA DEI SERVIZI che lanciò il progetto del mega porto di Diamante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri tenutasi il 29 maggio del 2003 ?Dal verbale risulta presente la Regione Calabria,il Comune di Diamante, la Soprintendenza di Cosenza,la Capitaneria di Porto, i Vigili del Fuoco, l’Asl n.1 di paola, la provincia di Cosenza, l’agenzia delle dogane di RC, il Ministero di beni ed attività Culturali, ma l’Agenzia del demanio non era presente. Eppure molte aree demaniali sono nell’area dove deve sorgere il porto. Non sarebbe stato giusto la sua presenza all’interna di quella importantissima riunione. Così come sarebbe stata giusta la presenza del Genio Civile. E sempre a proposito del porto di Diamante, ci chiediamo e chiediamo ai vari organi istituzionali, come mai la capitaneria di Porto di Vibo ha recentemente concesso lo specchio d’acqua ad un privato nonostante la Regione Calabria nel mese di dicembre e quindi pochi mesi fa abbia decretato positivamente a favore del progetto di ristrutturazione e costruzione del porto?
Anche leggendo il decreto della regione riguardo al molo vediamo che le aree del parcheggio destinate al porto sono le stesse che sono state sequestrate dalla magistratura paolana. Insomma abbiamo la sensazione e molti cittadini attenti alle cose pubbliche ce l’hanno, che tutto questo non preceda verso l’interesse pubblico, ma solo per mettere in difficoltà l’amministrazione comunale di Diamante favorendo direttamente o indirettamente personaggi occulti . Checché ne pensano partiti piccoli e grandi nell’essere contro o a favore del porto solo perché alla ricerca di fortune elettorali, noi confidiamo nel nostro Ricorso straordinario al Capo dello stato che ha già dato due importanti risultati: l’accettazione del ricorso stesso e l’apertura dell’istruttoria per il Consiglio di Stato e ultimo la trasmissione del nostro ricorso da parte dello stesso segretariato generale della Presidenza della repubblica all’ufficio contenzioso della Regione Calabria.

Movimento ambientalista del Tirreno
Coord. Francesco Cirillo