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Diamante (Cs) :: Rifondazione sul Psc. Maggioranza e minoranza entrambe colpevoli

DIAMANTE :: 22/12/2008 :: Come il piccolo torrente Corvino, che alimentato dalle copiose piogge dei giorni scorsi ha straripato destando stupore nella popolazione, così i rappresentanti del circolo XXV aprile di Rifondazione Comunista, dopo giorni di discussione sul psc, sono intervenuti sul tema con una nota di disgustato dissenso.

Sono stati messi sotto accusa, indistintamente maggioranza e rami dell’opposizione, ovviamente per motivi diversi. “Il Sindaco rivela ancora una volta di essere incapace di fare il difensore dell'ambiente e del territorio, come vorrebbe apparire ed è apparso sulla stampa nei mesi scorsi, le minoranze, che viaggiano ormai unite, lavorano solo per un controllo formale dell'operato della Giunta, senza avere una politica urbanistica (ma come potrebbero averla diversa dagli interessi che rappresentano?)”. Sotto accusa la maggioranza per aver votato il passaggio da zona C a zona B di molte aree rendendo possibile la concessione di permessi altrimenti non concedibili. Sotto accusa il gruppo di Insieme per Rinascere che avrebbe avallato la suddetta decisione in una situazione di conflitto di interessi essendo Savarese, oltre che consigliere di minoranza, imprenditore nel settore edilizio. Sotto accusa il Risveglio, definito pavido perché “non vuole muovere le acque su questa questione, perché teme che questo porti ad un esborso di denaro da parte del Comune verso i ”cittadini danneggiati” dall'annullamento delle licenze illegittimamente concesse”.Sotto accusa i funzionari, i tecnici responsabili e i proprietari dei terreni beneficiati da queste scelte. Secondo il prc in tema di urbanistica si è tornati indietro di anni, precisamente all’era Caselli con “una situazione di vuoto amministrativo in cui il Comune, inadempiente nelle scelte urbanistiche per non scontentare le lobbies del cemento, si cela dietro il paravento dell'ineluttabilità dell'assenso a queste nuove lottizzazioni, non avendo nel frattempo adottato alcuno strumento dove far valere le ragioni della collettività e dei soggetti deboli. Ma questo è anche ovvio – continua rifondazione – se si guarda alle persone che siedono negli scranni della Giunta e li si confronta con quelli che li hanno preceduto. In questa come nella vecchia amministrazione sono infatti rappresentati conflitti d'interesse grossi come le case che i nostri assessori stanno costruendo”. E mentre rifondazione protesta per la mancanza di politiche a sostegno dei precari e delle giovani coppie in cerca di prima occupazione chiedendo un nuovo piano di edilizia popolare da discutere oltre che con le rappresentanze politiche con i cittadini e con le associazione ambientaliste, il consiglio comunale questo pomeriggio alle 16 potrebbe approvare le nuove lottizzazioni.

Gaetano Bruno