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Diamante :: Eros ed impegno politico al Festival del Peperoncino.

DIAMANTE :: 12/09/2010 :: Nonostante il maltempo il Festival del Peperoncino si è confermato come grande evento di festa popolare con la rituale esaltazione della gastronomia piccante dominata dal vegetale che insieme ai murales a reso ormai famosa la cittadina del Tirreno Cosentino. Molto ricco il programma elaborato dal patron del Festival, Prof. Enzo Monaco, che ha ormai consolidato il successo di un'intuizione artistica e gastronomica che resta unica nel panorama degli eventi calabresi.

L'edizione di quest'anno celebra il diciottesimo compleanno del Festival ed è spiegabile la soddisfazione del Sindaco Magorno e della sua giunta che hanno salutato il diciottesimo anno con lo champagne. La comunità diamantese, nonstante la pioggia, si è mobilitata per la riuscita della manifestazione e, fra un acquazzone e l'altro, il pubblico ha ballato ugualmente negli slarghi e nelle piazzette al ritmo di danze popolari. Nell'edizione di quest'anno hanno debuttato i manichini che sono destinati a diventare un'altra attrattiva del Festival. A contentersi i flash dei telefonini e delle macchine fotografiche sono stati due manichini di diversa espirazione. Il primo, curato dall'Associazione Culturale "L'Ulisse" ed esposto nel bar della piazza è stato dedicato a Sakineh, la donna iraniana minacciata di lapidazione per adulterio. L'altro manichino ideato dal "Club del Cinema", recupera la componente laica ed epicurea del Festival, rendendo omaggio al regista Tinto Brass, riproponendo con il manichino la sensualità di Stefania Sandrelli nel film "La Chiave". In prospettiva il "Club del Cinema" e l'Associazione Culturale "Lu Ulisse" hanno come obiettivo un concorso con la premiazione del manichino che, a giudizio del pubblico, riceverà il punteggio più alto.

Antonlivio perfetti

Club del Cinema di Diamante (Cs)