Diamante :: MoVimento 5 Stelle: l’assenza ingombrante del sindaco-deputato blocca il Consiglio Comunale.
DIAMANTE :: 23/07/2013 :: Una pura combinazione salva, a meno di clamorosi colpi di scena, il Sindaco Magorno dall’incompatibilità e il Consiglio Comunale, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 1248 di conversione del c.d. Decreto del Fare, non raggiunge il numero legale per aprire la seduta del Consiglio e dichiarare la decadenza del Sindaco per incompatibilità sopravvenuta ai sensi del Decreto 138/2011 (c.d Decreto Tremonti), convertito con modificazioni in Legge 148/2011.
Buona norma vorrebbe che le decisioni vengano assunte in base alle leggi vigenti al momento in cui si è chiamati a prenderle, ma nella terra di mezzo in cui viviamo la democrazie è sospesa. Facciamo un piccolo passo indietro, il 16 luglio veniva presentato l’emendamento 29.05, primo firmatario Abrignani (Pdl), poi ribattezzato “Salva De Luca”, dal nome del Vice-Ministro ai Trasporti e Sindaco di Salerno che ne sarebbe stato, a dire di molti, un illustre beneficiario. Il clamore mediatico dato dagli effetti dell’emendamento ha portato ad una modifica mediante la quale di fatto s’innalza la soglia di compatibilità a 15000 abitanti.
La ratio della stesura originaria dell’emendamento era quella di consentire agli eletti prima dell’entrata in vigore del Decreto Tremonti di portare a termine il mandato, ora di fatto lo si consente a quelli eletti dopo, a patto che non abbiano più di 15000 abitanti. Un pasticcio all’italiana che siamo certi porterà a successivi correttivi e ricorsi di costituzionalità. L’avvio della procedura di decadenza poteva essere richiesto già il 15 marzo, data d’inizio del mandato parlamentare con la partecipazione alla prima seduta della Camera, appare, pertanto, quantomeno tardivo stigmatizzare solo oggi l’atteggiamento della maggioranza consiliare, atteso che c’è stato tutto il tempo per approfondire la materia, studiando semplicemente cosa avveniva negli altri comuni guidati da sindaci incompatibili e adottando analoghe strategie.
L’istanza di un cittadino “non allineato” poteva essere forse ignorata, ma non quella di un consigliere comunale, eventualmente suffragata da un invito del Prefetto ad avviare l’iter. Ricordiamo che nei primi di maggio il tema dell’incompatibilità era stato accennato oralmente in consiglio comunale, ma nessuna istanza è stata presentata, fino a che non si è resa necessaria per evitare l’avvio dell’iter parlamentare da parte della Giunta Elezioni. Il 27 giugno l’incompatibilità del Deputato Magorno è stata oggetto di discussione in Giunta, in tale sede il Coordinatore del Comitato per le Incompatibilità e le Decadenze, On. Stumpo (PD) ha dichiarato che il Consiglio Comunale di Diamante aveva avviato l’iter per la decadenza.
Circostanza, questa, non verificata oltre che non veritiera, in quanto l’iter s’intende avviato con l’affissione della delibera all’albo pretorio dell’Ente, avvenuta il primo luglio e successiva notifica agl’interessati, in mancanza della predetta dichiarazione la definitiva pronuncia di decadenza sarebbe arrivata con qualche giorno d’anticipo, quanto bastava per evitare la diserzione. I problemi del Paese possono attendere, è prioritario salvare le poltrone, lo ricordiamo, la prima a saltare sarebbe stata quella del Sindaco, ma a maggio prossimo si sarebbero tenute le elezioni e sarebbe toccato anche ai consiglieri rinunciare allo scranno, salvo rielezione, ovviamente.