Diamante :: Porto: cronaca di un reato annunciato.
La stessa Soprintendenza, per le lentezze proprie dovute alla cronica mancanza di fondi cui i governi, con esiti letali per il patrimonio pubblico, costringono le stesse, non ha ancora potuto verificare a quanto ammontassero i danni per le mareggiate di Maggio.
Ci chiediamo a questo punto alcune cose. Per primo un dubbio “tecnico”: fondare un molo su materiale incoerente sovrastato da massi di grosse dimensioni e grossi parallelepipedi di calcestruzzo che vengono giù alle prime mareggiate autunnali ha una logica di qualche tipo? O è un risparmio di progetto e di materiali? Un flebile intervento da parte dei Professionisti della Commissione che controlla i lavori sarebbe utile. La Stazione Appaltante ne sa qualcosa?
Un secondo dubbio riguarda il silenzio istituzionale: la Soprintendenza, da noi interpellata, come dicevamo non ha ancora potuto, anche per le condizioni meteorologiche, verificare i danni eventualmente occorsi ai reperti, per secoli preservati nonostante le mareggiate, a causa dei proiettili offerti dal cantiere alla forza delle onde. Eppure l'avviso di astenersi dal danneggiare il sito individuato è stato spedito a tutti gli interessati, dal Comune di Diamante alla Direzione Regionale ai LL.PP., oltre che come è ovvio alla Ditta Appaltatrice.
Il Comune ha segnalato i nomi di alcuni tecnici nominati nella Commissione addetta ai controlli; li ha anche avvisati dell'attenzione intimata dalla Soprintendenza?
Qui sembra ripetersi un cliché già noto. È un po' come certi controlli dei Vigili Urbani di tante nostre realtà: si riesce ad intervenire, ad esempio su abusi edilizi, con i potenti mezzi …. ma a fatti avvenuti. Eppure alcune Amministrazioni arrivano persino a demolire gli edifici abusivi!
Aspettiamo anche in questo caso che l'opera sia terminata?
Per accorgersi dopo che le norme non sono state rispettate?
Fondiamo un'opera su irregolarità o su illeciti (quando non su veri e propri reati vista a) la probabile omissione di atti di ufficio su cui si fonda il parere positivo chiave di quest'opera, e b) il contenuto non corrispondente al vero della dichiarazione di parte che ha spianato la via ai lavori) sperando che sul dopo tali premesse non incidano?
A nostro avviso reato chiama reato. Ma la verifica sulla esistenza o meno dei reati da noi segue strade tortuose: un sassolino, che rallenta lo spostamento di una “carta” da un ufficio ad un altro, mette invece il turbo ai lavori dirompenti. Il mare, di questi giorni e di Maggio, cerca, forse inutilmente, di pareggiare le chances.
Costruiremmo la nostra casa su simili basi? Noi no!
Mauro Di Marco. Coordinamento Regionale del Forum Ambientalista