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Tortora :: Sabato 20 un incontro per parlare di archeologia.

TORTORA :: 16/11/2010 :: A Tortora, l'Amministrazione Comunale sta organizzando un'importante iniziativa culturale, in concomitanza con le giornate de "La Borsa del Turismo Archeologico" di Paestum, cui il comune partecipa in qualità di ospite nello stand della Provincia. Sabato 20 novembre 2010, alle ore 18,00, presso la sala consiliare, infatti, si terrà un convegno dal titolo "Archeologia e Territorio" -Greci e Indigeni alla foce del Noce: venti anni di scoperte, un bilancio delle conoscenze e nuove prospettive di ricerca-.

Dopo il saluto del Sindaco, Ing. Pasquale Lamboglia, uno dei motori della riscoperta archeologica di Blanda, interverranno, con relazioni scientifiche, il Prof. Gioacchino Francesco La Torre dell'Università di Messina, il dott. Fabrizio Mollo e il Dott. Gregorio Aversa, attuale responsabile di zona della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, sede di Scalea. Il territorio comunale di Tortora è interessato ormai da quasi un ventennio da intense ricerche archeologiche condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria affiancata, via via, da prestigiosi Enti e Istituti di ricerca, quali la Soprintendenza Speciale al Museo "L. Pigorini" di Roma, le Università di Cosenza e di Pisa, e, da alcuni anni, l'Università di Messina, in forza di un'apposita convenzione cui partecipa anche il Comune di Tortora. Gli scavi hanno consentito una puntuale ricostruzione della storia degli insediamenti nell'area, dalle epoche più antiche, documentate dai reperti del Paleolitico Superiore nella zona di Rosaneto e nelle grotte di Torre Nave e Fiumarella, sino alle importanti fasi indigeno-enotrie, testimoniate dalle ricche necropoli, e alla definitiva occupazione dell'area, prima da parte dei Lucani e poi dei Romani, di cui restano importanti vestigia, come il Mausoleo di Contrada Pergolo e i resti della città di Blanda sulla collina del Palecastro. Nel corso degli anni, sempre e in ogni modo, l'Amministrazione Comunale di Tortora ha fornito il suo appoggio entusiasta a tali ricerche, anche con importanti sacrifici economici, al punto che il caso di Tortora risulta uno dei più fortunati e proficui esempi di collaborazione reale tra un Ente locale e l'Amministrazione statale, nell'ambito della ricerca e della tutela archeologica in Calabria. Il sito è tra i più conosciuti e studiati della Calabria, oggetto di divulgazione attraverso mostre, pubblicazioni e convegni scientifici, e, soprattutto, attraverso la valorizzazione del patrimonio locale, come mostrano il restauro e la sistemazione dell'area del Mausoleo, oltre all'allestimento del Museo Civico di Palazzo Casapesenna, dove sono esposti numerosi corredi funerari provenienti dalla necropoli di S. Brancato. L'evento di sabato 20 novembre p.v. costituisce l'occasione per fare un punto delle conoscenze archeologiche provenienti dal territorio e per pianificare un'imminente ripresa delle indagini, che, si spera, possano portare, in tempi brevi, alla realizzazione del Parco Archeologico di Blanda sul colle Palecastro.