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Scalea :: ATC: il comune è debitore di circa 3,5 milioni di euro.

SCALEA :: 17/11/2010 :: La società Alto Tirreno cosentino opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti dal 2002 fornendo il servizio in diversi comuni della fascia tirrenica. Non è mai facile fare impresa in Calabria, immaginiamoci in un settore così delicato ma,nonostante queste considerazioni che potrebbero scadere nel qualunquismo, l’ATC ha sempre fornito un servizio puntuale ed efficiente.

Nel 2005, a dare una grande boccata d’ossigeno e a salvare dal baratro la società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, è stato il sottoscritto, attuale amministratore unico della società che nel 2002 contava nella sua pianta organica appena venti dipendenti, oggi a distanza di otto anni i dipendenti sono diventati circa duecento. Un dato di assoluto valore che sottolinea anche l’importanza che questo servizio ha rivestito nel settore occupazionale della fascia tirrenica. Considerato che nelle ultime settimane l’ATC è stato bersaglio continuo di critiche, polemiche ed esternazioni fuorvianti ed inesatte senza che mai nessuno abbia fatto chiarezza in maniera obiettiva su determinate argomentazioni, o episodi le cui responsabilità vogliono farsi ricadere sulla società ATC; la stessa intende puntualizzare alcuni aspetti, o meglio alcuni dati concreti che forse possono aiutare ad avere un quadro più chiaro e veritiero della situazione: a) Il Comune di Scalea, a fronte dei servizi resi, è debitrice nei confronti dell’ATC di circa 3,5 mln di euro; b) nei mesi scorsi (con documenti agli atti societari) e in più circostanze la società ATC ha richiesto allo stesso Comune la regolarizzazione dei pagamenti per far fronte alla regolarizzazione delle spettanze dei lavoratori impegnati sul cantiere di Scalea senza nessun risultato; c) sino ad ora si è provveduto al pagamento degli stipendi dei lavoratori di Scalea, facendo fronte con acconti su fatture dello stesso Ente e con gli incassi derivanti dagli altri Comuni (Tortora, Diamante, etc.) penalizzando fra l’altro anche i dipendenti dei comuni in regola con i pagamenti; d) con diverse note la ATC ha notificato al Comune di Scalea la propria impossibilità a continuare ad erogare i servizi affidati e quindi la rinuncia al servizio affidato in regime di proroga (ultima in ordine di data agosto 2010) e per altrettante volte il Comune di Scalea ha chiesto di prorogare il servizio fino al 31 dicembre c.a.; e) il sindaco del Comune di Scalea, nei mesi scorsi, si era impegnato pubblicamente alla presenza dei lavoratori e delle sigle sindacali a rateizzare il proprio debito in più anni, impegnandosi altresì con gli stessi Istituti bancari per monetizzare il credito riconosciuto; f) ad oggi, nonostante i continui solleciti, nessuna notizia ci è pervenuta dal Comune di Scalea in merito al piano di rientro e pertanto l’ATC si vede costretta ad abbandonare i servizi al 31 dicembre 2010 (se fosse possibile anche prima), comunicando altresì ai dipendenti il preavviso di licenziamento, atto necessario e propedeutico per il passaggio diretto ed immediato alla nuova azienda che andrà a gestire i servizi del Comune – a tal proposito è stato indetto un incontro tra le parti lunedì 22 novembre c.m. alle ore 10.00 a cui dovrebbero partecipare il Comune di Scalea, le sigle sindacali e il Prefetto;- ; g) la nostra è una delle poche società miste ancora esistenti e sane (di contro vedi Pollino, Appennino Paolano, Proserpina e altre, tutte fallite o sull’orlo del fallimento) che tanto ha fatto e tanto potrebbe ancora fare se solo ci permettessero di svolgere al meglio il nostro lavoro.

 

Francesco Rovito