Diamante :: Riaffidati dall’Asp i servizi alla Misericordia.
DIAMANTE :: 24/12/2012 :: L’associazione San Benedetto ha lamentato negli scorsi giorni la riassegnazione dei servizi alla Congregazione di Misericordia di Diamante che era stata costretta a sospenderli per il mancato pagamento dei rimborsi, da parte dell’azienda sanitaria, relativi alle spese sostenute; sempre la San Benedetto lamentava la ingiusta richiesta di dimissioni avanzata nei confronti del direttore del distretto sanitario di Praia a Mare dott. Cosentino.
La Misericordia di Diamante risponde con una nota nella quale si legge: “Non si comprende a quale titolo la San Benedetto prenda le difese del dott.Cosentino, né si comprende il significato di tutta una serie di argomentazioni che acquistano senso solamente nel momento in cui gli organi della San Benedetto fanno menzione di aspetti economici che riguardano la loro associazione. La San Benedetto parla delle questioni economiche della Misericordia di Diamante per arrivare, poco furbescamente, a concludere del proprio mancato guadagno in seguito alla riassegnazione di quei servizi che erano già gestiti dalla Congregazione evidenziando, pertanto, il solo interesse economico.
Pensiamo, pertanto, che sia inutile da parte loro guardare l’erba del vicino che sembra più verde ma, al contrario, continuare a lavorare migliorandosi come la Misericordia per anni ha fatto e continua a fare aumentando la professionalità del suo personale, continuando ad avere riconoscimenti non solo in ambito locale ma anche nazionale nei vari contesti in cui si è trovata ad operare.
La Congregazione di Misericordia di Diamante da sempre ha messo al centro del proprio operato l’assistenza del malato e del sofferente, nel massimo rispetto umano ma soprattutto spirituale e cristiano in quanto associazione di impronta cattolica ed evangelica; in questo senso si è sempre posta ad esempio nel proprio settore di attività, tuttavia ancor prima bisogna porre l’attenzione su legalità e correttezza che devono essere poste a base dell’operare, di ogni tipo di attività e a tutela dei diritti del paziente e dell’utenza innanzitutto dalla stessa azienda sanitaria.
È strano che il dott. Cosentino venga difeso a spada tratta da coloro ai quali i servizi della Misericordia erano stati affidati solo temporaneamente; tanto più che per tali servizi mai è stata avanzata alcuna rinuncia da parte nostra. D’altra parte se la direzione generale ha riaffidato tali servizi è evidente che era corretto farlo in un contesto di legalità e di correttezza come da sempre è nostra caratteristica”.