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Diamante: “sparatoria al bar”, archiviata la posizione di Gianluca Perugino.

DIAMANTE :: 31/08/2023 :: “Fu legittima difesa”. Con questa motivazione il Gip del Tribunale di Paola ha deciso ieri, mercoledì 30 agosto, di archiviare il procedimento penale a carico di Gianluca Perugino, indagato per la sparatoria avvenuta a Diamante (Cs), nella serata del 4 febbraio, avvenuta nel bar di famiglia “Dal Perugino”. Il giovane, pur rimanendo ferito insieme al padre, era indagato per aver colpito con un coltello uno dei tre aggressori.

Il Gip del Tribunale di Paola, dottoressa Mesiti, ha disposto, con un’ordinanza, l’archiviazione del procedimento penale a carico di Gianluca Perugino. Lo stesso, pur essendo rimasto ferito, unitamente al padre, nella sparatoria avvenuta il 4 febbraio 2022 nel bar di famiglia denominato “Dal Perugino”, risultava, nel contempo, anche  indagato del reato connesso di lesioni aggravate dall’uso di un coltello, per aver ferito uno dei tre fratelli De Rose durante i drammatici istanti della sparatoria.

Sin da subito, però, la posizione di Gianluca Perugino, difeso dall’avvocato Francesco Liserre, appariva dettata da atto dovuto, tanto che, l’allora PM titolare dell’inchiesta della dottoressa Esposito, anche su sollecitazione difensiva, dopo aver accuratamente accertato le fasi cruciali della vicenda chiedeva al Gip in sede, l’archiviazione della posizione del Perugino, ravvisandovi tutti i presupposti della causa di giustificazione della legittima difesa.

A fronte della richiesta di archiviazione, la difesa del De Rose ha fatto la propria opposizione, a seguito della quale è stato discusso, dinanzi al GIP di Paola, il procedimento a carico dello stesso Perugino all’udienza camerale del 16 dicembre scorso. Ieri, il Gip, a scioglimento della propria riserva, ha disposto l’archiviazione del procedimento a carico di Gianluca Perugino evidenziando, tra l’altro, “l’indubbia ricorrenza della causa di giustificazione della legittima difesa”.

In particolare, ritiene il Giudice, che “senz’altro serio e attuale era il pericolo per l’incolumità di Perugino Gianluca e del padre che costringeva l’indagato a reagire contro gli antagonisti, verosimilmente provocando, con l’uso del coltello, le ferite riscontrate alla persona offesa; reazione difensiva che, tenuto conto che in tale frangente era stata già attuata e si protraeva l’aggressione a mezzo arma da fuoco da parte dei fratelli De Rose, deve ritenersi senz’altro proporzionata all’offesa e non altrimenti evitabile alla luce della situazione in atto”.

Pertanto, a seguito della predetta archiviazione, uscito da questa vicenda da indagato, Perugino Gianluca, vi resta nella sua naturale veste di persona offesa e parte civile, con il patrocinio dell’avvocato Francesco Liserre. I tre fratelli de Rose, restano ancora in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio aggravato da futili motivi.