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Guardia Piemontese :: Giovedì la conferenza stampa di presentazione del “Festival delle Riforme Culturali”.

GUARDIA PIEMONTESE :: 18/12/2017 :: Giovedì 21 dicembre, alle ore 10.00, presso la sala consiliare del Comunale di Guardia Piemontese (Cs), si terrà la conferenza stampa di presentazione del “Festival delle Riforme Culturali” che si realizzerà a Guardia Piemontese il 4, 5 e 6 giugno 2018.

Il festival promosso dal Comune di Guardia Piemontese, dal Centro Culturale Gian Luigi Pascale e dell’Associazione LEM-Italia (Lingue d’Europa e del Mediterraneo), si svolgerà ogni anno a Guardia Piemontese.
Illustrerà l’iniziativa il Prof. Giovanni Agresti, Direttore scientifico del Festival delle Riforme culturali. Il“Festival” che aspira ad affermarsi come riferimento nazionale e, a termine, anche internazionale, per tutte quelle persone, giovani e meno giovani, desiderosi di promuovere cambiamenti culturali edificanti.

Non si tratterà quindi di una rassegna incentrata su eventi spettacolari ma privilegerà l’incontro tra persone, il dialogo e l’approfondimento di temi di grande rilevanza e attuali, che il Festival, di edizione in edizione, cercherà di collegare intimamente tra loro: il diritto alla diversità, la democrazia culturale, lo sviluppo sostenibile, la tolleranza religiosa, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del paesaggio, la biodiversità, l’educazione alla cittadinanza, la cittadinanza attiva, la libertà di pensiero e di parola, l’altermondialismo, la coesione sociale e i legami intergenerazionali, il valore delle lingue di prossimità o minoritarie.

Guardia Piemontese, simbolo di resistenza culturale, è stata insignita da poco del titolo di “Città Europea della Riforma” insieme a Venezia e recentemente da Torre Pellice, uniche città italiane delle città o paesi distribuiti in 15 nazioni. Guardia Piemontese è entrata a far parte, insieme a Wittenberg, Vienna, Londra, Ginevra, di un gruppo di località europee legate alla storia della Riforma del XVI secolo.

Il “Festival” mirerà a mettere in luce la dimensione europea della Riforma e il ruolo chiave che molte città hanno giocato in questo senso.  Si è pensato al Festival come ad un evento di 3-5 giorni, da realizzarsi a ridosso del 5 giugno 2018, giornata della Memoria, cercando di facilitare l’accoglienza del pubblico e degli ospiti presso il considerevole e suggestivo patrimonio immobiliare inutilizzato del centro storico di Guardia.

Dal punto di vista dei contenuti, ogni anno si sceglierà un tema specifico e sempre di ampio respiro, e intorno a questo tema specifico si inviteranno 3-4 ospiti di un certo spessore culturale, andando a “scovare” studiosi, pensatori, donne e uomini “di campo” che abbiano storie da raccontare, analisi da condividere e progetti da lanciare. Anche gli artisti, performer ecc. saranno i benvenuti per delle animazioni che portino a riflettere e che nutrono l’entusiasmo per la possibilità di una “riforma culturale”. Seminario, workshop arricchiranno la permanenza di tutti, tra i protagonisti attori, e così da affezionarsi alla realtà guardiola di cui diventeranno ambasciatori per l’avvenire. Anche i legami di simpatia o amicizia tra ospiti e partecipanti potranno così essere coltivati: chi viene a Guardia tornerà più felice e arricchito umanamente e culturalmente. Ogni ospite di rilievo potrà diventare membro del Comitato scientifico che crescerà di anno in anno e che, progressivamente, sarà la migliore garanzia della qualità e del successo del Festival. Partendo dalla periferia si vuole puntare alla realizzazione di “nuovi centri” che posano generare qualcosa di importante. Guardia Piemontese mira a divenire un incubatore di modelli diversi che mirano alla protezione del patrimonio linguistico, culturale, naturalistico e paesaggistico.

Di seguito un breve curriculum del Prof. Agresti.

Professore Associato di Lingua e Traduzione – Lingua francese presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. S’interessa da oltre vent’anni di diversità linguistica e in particolare delle lingue di Francia e Italia. Nel 2007 ha avviato il ciclo di convegni internazionali annuali Giornate dei Diritti Linguistici, culminati nel 2015 nel 1° Congresso Mondiale dei Diritti Linguistici, organizzato insieme con l’Académie Internationale de DroitLinguistique di Montréal. Dirige il Centro studi sulla diversità linguistica “Sociolingua”, da lui stesso fondato nel 2014 all’Università degli Studi di Teramo, ed è membro fondatore e referente per l’Italia della rete internazionale POCLANDE (Populations, Cultures, Langues et Développement). Autore di numerosi saggi, ha elaborato un approccio inedito di sociolinguistica, la «Linguistica dello sviluppo sociale», presentata in qualificate sedi istituzionali italiane, europee e internazionali. Presenterà fra un mese circa uno studio fatto su Guardia Piemontese “Diversità linguistica e sviluppo sociale” pubblicato da Franco Angeli Editore.Si tratta di una sorta di manuale teorico-pratico per vedere in che modo sia possibile migliorare le condizioni di esistenza di una comunità lavorando su lingua e memoria.