“Più solidarietà, meno povertà”, questo il titolo della tre giorni che si svolgerà dal 27 al 29 maggio presso la sala convegni del Centro studi “A. Rosmini” e che vedrà tra gli altri la presenza di autorevoli personalità del mondo della politica e dell’associazionismo, tra i quali il presidente del Cnv, padre fondatore della protezione civile, on. Giuseppe Zamberletti che ha così salutato l’inizio dei lavori: “In questo che è l’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, in collaborazione con la Misericordia di Isola Capo Rizzuto che è nostra socia, abbiamo voluto organizzare questo convegno perché riteniamo di fondamentale importanza riprendere la discussione su un problema così diffuso e delicato. Pensiamo infatti che la povertà non sia solo una conseguenza della crisi in atto. E neppure una situazione di emergenza da trattare come tale. La povertà è purtroppo un fenomeno esteso. Quindi, come volontari, dobbiamo offrire il nostro contributo al miglioramento di questa situazione, costruendo percorsi partecipati e offrendo stimoli e indirizzi alle istituzioni. Dobbiamo intervenire in aiuto delle persone che si trovano in condizioni di emergenza, affinché sia possibile migliorare la loro condizione sociale e relazionale. E non dobbiamo rinunciare al ruolo di 'sentinelle', facendo sensibilizzazione e lavorando per incidere sulle cause che alimentano le povertà. Magari partendo proprio dalla lotta all'illegalità, freno dello sviluppo e causa di povertà sociale, economica e culturale. E' per questo che ci incontreremo al sud, a Isola Capo Rizzuto: per ricominciare insieme un nuovo percorso”. Un percorso che la Misericordia di Isola è lieta di poter condividere con tutti gli operatori che operano nel mondo del volontariato e che saranno coinvolti nell’iniziativa: “Ci preme sottolineare che la scelta di Capo Rizzuto non è casuale – ha detto Leonardo Sacco, governatore della Misericordia di Isola – ma vuole essere di promozione di quella cultura del fare che spesso da noi nel Sud, viene sopraffatta dalla cultura del dire. La nostra esperienza ci dice che il volontariato non è un hobby per il tempo libero ma una scelta di vita che può trasformare la cultura di un territorio e creare opportunità economiche non indifferenti che insieme a quelle culturali sono strumenti per combattere le povertà che ci affliggono. Nel Sud c’è una grande risorsa ideale che va incoraggiata ed evidenziata maggiormente. Anche questo è l’intento del convegno”.
