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Lamezia Terme :: Il Pd calabrese verso la fine del commissariamento?

LAMEZIA TERME :: 17/10/2011 :: La fase della gestione Commissariale del PD calabrese può chiudersi entro l’anno attraverso la celebrazione dei congressi dei circoli, delle Federazioni Provinciali e, possibilmente, di quello regionale. Questo è il percorso indicato a luglio scorso nell’Assemblea di Lamezia, dall’on. Maurizio Migliavacca, condiviso dal Sen. Musi, dai coordinatori provinciali e da larga parte del gruppo dirigente regionale del partito.

L’impegno politico ed organizzativo che ne è seguito, sia pure non senza difficoltà, consente, oggi, all’intero partito calabrese di poter, realisticamente e credibilmente, conseguire, nei termini e nei tempi stabiliti, l’obiettivo della celebrazione dei congressi.

Un risultato importante e non scontato se si considera lo stato di totale inconsistenza e di sbando nel quale versava il PD calabrese, in ogni provincia, meno di un anno fa, dopo la disastrosa sconfitta alle elezioni regionali, del fallimento di quel progetto elettoralistico di mera autoconservazione ed agli innumerevoli scossoni che sono seguiti, non solo per gli abbandoni ma, soprattutto, per la contraddittorietà ed i limiti dell’azione politica, per lo stato relazionale dei gruppi dirigenti e per le gravi implicazioni sui nostri insediamenti territoriali, per le fratture e le frammentazioni ed incomunicabilità che ne sono conseguite e che ancora gravano, pesantemente, sul nostro prossimo cammino.

La ripresa organizzativa si è resa possibile ed i problemi sono avviati a soluzione grazie alla diffusa consapevolezza della necessità di aprire una nuova fase da parte del più largo corpo del partito che ha condiviso la ripartenza organizzativa ed il percorso politico, di discontinuità e rinnovamento rispetto al passato, assicurato dalla gestione commissariale e dal Partito Nazionale.

Cresce la consapevolezza di sostanziare la nostra iniziativa politica in termini unitari  per la straordinarietà della crisi che stiamo vivendo e per gli effetti devastanti che stanno producendo le politiche del governo Berlusconi a trazione leghista ed i limiti strutturali dell’azione del governo regionale che per la sua insipienza ed incapacità amplifica i disservizi, la precarietà e vanifica ogni possibilità di ripresa economica e produttiva, mentre cresce vistosamente la disoccupazione e l’emigrazione dalla nostra Regione.

I nostri congressi si intrecciano con la necessità di costruire un partito moderno, organizzato, presente sui territori capace di costruire una nuova coalizione di governo, con un forte e alternativo programma di rinnovamento e, costruire un forte e vasto movimento di opposizione in Calabria, in primis contro i fallimenti della destra di Scopelliti.

Il sen. Musi ha indicato a tutto il Partito questo percorso che può esser, ora, attivato mediante la semplice attuazione delle ordinarie procedure congressuali, previste dallo Statuto nazionale, che prevedono l’insediamento delle commissioni provinciali per il congresso, l’adozione del regolamento contenente le norme attuative della procedura congressuale e la calendarizzazione degli stessi congressi.

Il dibattito ed il percorso congressuale, attraverso il coinvolgimento di tutti i democratici e le democratiche calabresi, che deve avvenire nei circoli, costituiranno il naturale contesto per verificare e sostanziare ogni auspicabile e positiva ipotesi unitaria, aderendo ai bisogni della gente di Calabria ed in consonanza con il disegno di ricostruzione indicato dalla Direzione Nazionale e dal Segretario Nazionale.  

I Coordinatori provinciali
Nicola Belcastro, Crotone – Franco De Luca, Vibo Valentia – Girolamo Demaria, Reggio Calabria – Pasqualino Mancuso, Catanzaro – Bruno Villella, Cosenza