LAMEZIA TERME :: 28/10/2011 :: Occorre costruire un nuovo centrosinistra interprete di un Progetto per il Paese. Rifondare un impegno che tragga energia dalla cultura e dalla storia del riformismo costituzionale ed europeista, significa aprire la stagione politica del post-berlusconismo. Alimentare e sostenere il confronto politico sulla base delle idee, delle prospettive di crescita del Paese sterilizzando l’ambiente dal virus del personalismo.
Piu’ politica, piu’ partecipazione, piu’ democrazia e piu’ partito non ripiegato sul suo leader, ma distinguibile per idee e programmi. Il nuovo centrosinistra dovrebbe assumere il divieto di indicazioni nominalistica nei simboli dei partiti coalizzati e un vincolo politico e di governo da far assumere, oltre che alle leadership anche alla base dei partiti.
Un patto forte di governo per il Paese e con il Paese, sottoscritto nei territori che eviti gli errori del passato con coalizioni deboli e ricattate. Un impegno da riformisti per le riforme vere e profonde: la riforma del bicameralismo con l’introduzione del senato delle regioni, un nuovo sistema elettorale che produca l’allineamento delle competizioni elettorali per i diversi livelli istituzionali e un protagonismo pieno dei cittadini alla scelta degli eletti, un federalismo vero e realmente sussidiario e solidaristico.
Insomma un nuovo sistema adeguato ai tempi e alle sfide che ci attendono sul piano economico finanziario, del lavoro e della crescita, delle relazioni politiche e sociali in Europa e nel Mediterraneo. Recuperare quella visione della societa’ propria della cultura riformista cattolica e socialista e del piu’ illuminato progressismo significa ritornare ai fondamentali che nel dopoguerra hanno fatto grande questo Paese.
