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Lamezia Terme :: Spadafora donerà al Papa la “Croce del Nuovo ordine Monastico” di Gioacchino da Fiore.

Il Comune di Serra San Bruno donerà al Santo Padre un calice realizzato dal maestro.

LAMEZIA TERME :: 07/10/2011 :: Dante Alighieri lo collocò fra i beati sapienti con queste parole: “E lucemi da lato / il calabrese abate Giovacchino / di spirito profetico dotato” (Par. XII), mentre lo studioso Joseph Ratzinger prende in considerazione la sua figura ponendola in relazione ad un altro autore, Bonaventura da Bagnoregio.

Niente di più opportuno dunque che Giovambattista Spadafora, il maestro orafo del paese dell’Abbazia di Gioacchino da Fiore, si ispirasse da una figura del suo Liber per realizzare l’opera da donare a Papa Benedetto XVI  in occasione della sua visita in Calabria domenica prossima.

“Il Progetto del nuovo ordine monastico”  è la tavola prescelta perché rappresenta l’organizzazione di una comunità monastica perfetta secondo gli ideali gioachimiti, coerentemente con l’invito costante del Papa di ispirarsi ai principi e ai dogmi della moralità  cristiana. Sotto forma di croce pettorale, in metalli e pietre preziose, il gioiello di Spadafora riproduce fedelmente la pianta disegnata dal profeta medievale  che fu grande precursore dei tempi moderni.

Il Santo Padre riceverà un altro dono realizzato dal maestro G.B. Spadafora: un calice in argento commissionato dal Comune di Serra San Bruno. L’opera verrà consegnata proprio nel giorno in cui farà visita alla suggestiva Certosa, luogo privilegiato di preghiera e meditazione.

Giovambattista Spadafora “l’orafo delle Madonne” noto, tra le altre cose, per aver incontrato per ben sei volte Papa Woitjla, e che ha già incontrato tre volte Papa Ratzinger, si dice orgoglioso di essere figlio di una Calabria le cui maestranze orafe sono quelle che, nel mondo, possono vantare le più numerose frequentazioni papali e che saranno tutte degnamente rappresentate in questa storica domenica di ottobre.