Chiunque abbia a cuore le sorti del nostro Comune ha appreso con rammarico la sentenza al ricorso n. 1408/2008 relativa alla gara di affidamento dell’incarico per la redazione del PSC ovvero dello strumento urbanistico principe del quale ogni Amministrazione Comunale deve dotarsi per programmare qualsivoglia tipo di sviluppo. Nel merito le mie considerazioni vogliono partire non dalla situazione di empasse che l’attuale amministrazione dice di aver trovato bensì dal fatto, ampiamente comprovato, che il nostro Comune nel corso degli anni non è riuscito a dotarsi di un Piano Regolatore seppur le amministrazioni Di Leone prima e Paternostro dopo, entrambe a matrice sinistra-centro, hanno destinato ingenti risorse pubbliche per la sua attuazione. La memoria storica ci porta a rammendare che nel corso delle Amministrazioni Di Leone alla vigilia della discussione in Consiglio Comunale in merito al Piano Regolatore l’allora Giunta Municipale con una deliberazione rinviava il Piano ai progettisti per fantomatiche mancanze tecniche senza che quella giunta vedeva la presenza di tecnici o almeno senza lo stralcio di un parere tecnico, o che dire del Piano Regolatore discusso e condiviso, seppur con assenti illustri, all’unanimità in Consiglio Comunale sul finire del 2005 ed inviato alla Regione Calabria privo del parere dell’Ente Parco del Pollino solamente il 23 maggio 2006 alla vigilia di un appuntamento elettorale. La sentenza sopra richiamata invece prova che almeno qualcuno una direttiva politica nel campo urbanistico l’aveva impressa e solo per manchevolezze tecniche di certo non imputabili alla politica non si è pervenuti ad un importante risultato che avrebbe consentito a Morano di risolvere notevoli problematiche. L’amministrazione comunale di cui ho fatto parte non aveva alcun interesse particolare da dover garantire né coperte troppo corte da tirare da un lato all’altro facendo trascorrere ben 14 anni senza addivenire alla redazione di un importante strumento urbanistico. Oggi l’arch. Anele nella sua nota dimentica o fa finta di dimenticare questo passato incancellabile ribadendo che gli strumenti di pianificazione hanno tempi medio lunghi per arrivare a conclusione e rimarcando la lunga e disarticolata vicenda del PRU che a suo dire trova la partenza e l’arrivo con le amministrazioni Di Leone. Ebbene dobbiamo ricordare il lodevole lavoro svolto dall’attuale consigliere delegato all’urbanistica come consulente tecnico del nostro Comune per numerose progettazioni tra le quali il famoso progetto CER dono di quelle amministrazioni comunali ma soprattutto il citato PRU, e la stessa non può non ricordare, peraltro essendo stata presente, proprio per le mansioni tecniche allora rivestite, alla firma della convenzione con l’allora sindaco De Bartolo, che tale strumento approvato con delibera del Consiglio Comunale n°27 del 2007 è profondamente difforme dalla progettazione iniziale e si è potuto realizzare solamente grazie al notevole impegno dell’amministrazione comunale della quale ho fatto parte su una intuizione dell’allora assessore all’urbanistica Vitola. Non vogliamo fare alcuna polemica anzi desideriamo contribuire a calmierare gli esagitati animi della politica moranese, tuttavia esigiamo che chi ha responsabilità amministrative dia una giusta informazione delle cose ed invitiamo l’attuale maggioranza ad effettuare meno proclami e più fatti magari partendo dall’analisi delle reali problematiche della comunità per addivenire nel minor tempo possibile alla redazione di un PSC consono per Morano.
Pasquale Maradei
Consigliere Comunale “Morano al Centro”
