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Nino Spirlì nominato vicepresidente della Fondazione MuSaba.

MAMMOLA :: 02/02/2022 :: L’ex presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, è stato nominato vicepresidente della Fondazione MuSaba – Parco Museo Santa Barbara di Mammola (Rc) per volontà della presidente e fondatrice, Hiske Spatari Maas, e del Consiglio di amministrazione dell’ente. La Fondazione, tra gli altri aspetti, si occupa di tutelare e di far conoscere l’immenso patrimonio artistico lasciato da Nik Spatari. “Dalle stanze asfittiche del Palazzo alle vette artistiche dell’Aspromonte”, afferma Spirlì, “ringrazio di vero cuore Hiske Maas per la benevolenza che ha sempre voluto dimostrarmi e per avermi voluto al suo fianco in Fondazione Musaba, la cui mission principale è quella di valorizzare le straordinarie opere artistiche, architettoniche e ingegneristiche che Nik Spatari ha donato all’umanità”. “Spatari – sottolinea Spirlì – non è stato solo un pittore, uno scultore, un architetto, un ingegnere; non è stato solo un grande conoscitore dell’anatomia umana, un eccezionale studioso della Bibbia e delle religioni antiche; non è stato solo un attento difensore dell’ambiente che lo aveva visto nascere e crescere, delle montagne, dei fiumi, della fauna e della flora della nostra terra; Nik Spatari è stato, 500 anni dopo, un ‘altro’ Leonardo. Tra da Vinci e Spatari non c’è stato mai nessuno”. “Poter avere il privilegio di presentare Nik Spatari al mondo, in modo universale e totale e non nella parzialità con cui spesso, purtroppo, è stato presentato, nonostante i grandi sforzi suoi e di Hiske, è un grandissimo onore che non pensavo di meritare – osserva Spirlì -, ho già interessato i ministeri della Cultura, della Transizione ecologica, dell’Istruzione, della Disabilità affinché al Musaba venga dedicata un’attenzione speciale, che possa garantire alla Fondazione una nuova vita”.

“Nik – aggiunge – è nato sordo ma, soprattutto sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, ha avuto la grande illuminazione relativa alla percezione dell’universo attraverso le vibrazioni, anche quelle della pelle. Su questo e con questo ha lavorato per tutta la vita, costruendo e creando opere non solo dell’arte, ma anche dell’ingegno, con una sensibilità diversa rispetto a chi con le orecchie poteva sentire davvero”. “Una differente percezione del mondo esterno e l’importanza assoluta anche delle minime forme di vita – conclude Spirlì – sono presenti in tutta l’opera di Spatari. Questo e tanto altro vogliamo raccontare, Hiske ed io, alla Calabria, all’Italia e al mondo. A Hiske mi lega un carattere forte e combattivo, un amore viscerale per l’Arte e gli Artisti, condizione unica per tutelare e garantire la crescita di un popolo. Col suo duro lavoro quotidiano, Hiske ha assicurato non solo la nascita, ma la crescita sana e forte di un luogo sacro alle Muse e agli Uomini. Lavorare con lei e per lei mi consegnerà ad una vita ‘alta’, che non pensavo potesse appartenermi”.