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Paola: grande affluenza alla presentazione del libro di Michele Cucuzza.

PAOLA :: 03/12/2007 :: Oltre 400 ragazzi degli istituti superiori di Paola hanno incontrato il Giornalista Michele CUCUZZA che ha presentato il suo ultimo libro dopo milano e Roma proprio nella Città di San Francesco. Un incontro con e per i giovani, sabato scorso, al Teatro Odeon di Paola. “Viaggiando sotto i quaranta” questo il titolo della manifestazione organizzata dalla Publiepa comunicazione ed eventi di Pino De Rose,  con il patrocinio della Provincia di Cosenza- Assessorato alle politiche giovanili- dell’amministrazione comunale di Paola, in collaborazione con l’associazione turistica Proloco Paola e con la segreteria organizzativa a cura della  Rublanum di Rogliano. Una tavola rotonda – a cui hanno partecipato gli studenti degli Istituti superiori di Paola – per riflettere sulle nuove generazioni, sul loro futuro, sui possibili modelli di riferimento in una società apparentemente giovane ma che, in realtà, non lo è. “Poco spazio ai giovani. li aspetta un futuro incerto” è un leit motiv che torna troppo spesso, un po’ in tutti i settori: dalla politica, all’economia, all’associazionismo, all’informazione ma anche nel mondo dell’arte. E’ necessaria una svolta, un cambio di rotta, il cosiddetto ricambio generazionale  di cui l’Italia ha bisogno, di cui un po’ tutti si riempiono la bocca e che sembra non arrivare mai. Lo spunto del dibattito è stato l’ultimo libro di Michele Cucuzza. Figura prestigiosa del giornalismo televisivo italiano. Da dieci anni conduttore, su Rai uno, del rotocalco “La vita in diretta”. La sua ultima fatica è
“Sotto i 40. Storie di giovani in un paese vecchio”, edito da Donzelli.
Un libro, in realtà, una galleria di ritratti di uomini e donne di successo che non hanno ancora raggiunto i quarant’anni. Sedici interviste a volti noti che hanno ottenuto la popolarità nei più disparati settori. Sono giornalisti, magistrati, politici, imprenditori, artisti, intellettuali che Michele Cucuzza passa in rassegna. Icone del nostro tempo, modelli di chi ce l’ha fatta contro un sistema che non intende svecchiarsi, eccezioni alla regola di una società che mette i bastoni fra le ruote alla creatività e all’energia delle nuove leve. Un punto di vista disfattista, forse, ma tra le pagine di questo volume s’intravede una speranza; dalle storie personali dei singoli si può trarre una lezione per tutti. Quale è il segreto del successo di questi giovani rampanti? A cercare una risposta al quesito lo stesso autore, Michele Cucuzza; Donatella Laudadio, Ass. alle Politiche Giovanili della Provincia di Cosenza; Roberto Perrotta, Sindaco della Città di Paola; Domenico Bloise, Presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia – Comitato Calabria.
Assente per motivi sopraggiunti il Col. Maurizio Scardino, Comandante del 1° Reggimento Bersaglieri, salutandolo la platea ha tributato un lungo applauso al maresciallo Daniele Paladini morto in Afghanistan.
La ricetta sembra essere sempre la stessa: individuare un obbiettivo; programmare il proprio futuro; essere rigorosi e pronti al sacrificio per realizzare il proprio sogno. E un po’ tutte le storie raccontate nel volume ripropongono lo stesso scenario: giovani creativi e dalla grande voglia di fare che hanno raggiunto (e questo fa sperare bene!) un successo meritato. Da Carolina Kostner, campionessa di pattinaggio artistico, ad Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opera di Parigi, che sogna  di tornare a Palermo – dov’è nata e cresciuta – alla fine della sua carriera; al presidente della Provincia più giovane d’Italia Matteo Renzi; alla più giovane vicepresidente della Camera Giorgia Meloni (30 anni); senza dimenticare i giornalisti: Mario Adinolfi e Pietrangelo Buttafuoco; ai manager d’assalto come il presidente dei giovani imprenditori italiani Matteo Colaninno, fino al più vicino a noi, De Magistris. Su quest’ultimo Cucuzza si sofferma in particolare, puntualizzando di aver intervistato il magistrato prima della bufera in cui poi si è trovato coinvolto:” L’ho incontrato a luglio scorso – racconta – mi incuriosiva questo giovane pm meridionale la cui famiglia, da quattro generazioni, sfornava magistrati – e ricorda – ciò che più mi ha colpito l’invito, che fece attraverso la mia intervista, ai ragazzi di buona volontà a intraprendere con entusiasmo la carriera di giudice”.
“L’educazione alla legalità, in regioni come la Calabria, è necessaria per poter dare la possibilità alle nuove generazioni di riscattarsi” rilancia Cucuzza. Dello stesso avviso l’assessore Laudadio che riflette su un problema molto sentito quello della fuga dei cervelli: “La scuola e le istituzioni hanno il dovere di sostenere gli studenti con politiche efficaci – spiega – li prepariamo ad essere delle eccellenze e poi, per mancanza di opportunità, sono costretti a partire diventando, in altri luoghi, uomini e donne di successo. Ma è necessario credere di poter cambiare le cose – continua – loro sono il nostro futuro”. I ragazzi al centro anche delle iniziative della città di Paola. Il sindaco Roberto Perrotta lo ribadisce: “L’ultima iniziativa che abbiamo sostenuto – dice – è stata la realizzazione di una statua di San Francesco sotto il mare. L’idea è di un ragazzo non vedente che appartiene all’associazione subacquei di Paola”. Abbracciare il Santo sotto i flutti questo il suo desiderio che è stato esaudito. Quasi conclusi i festeggiamenti per il V centenario della morte del Taumaturgo, la città si prepara all’evento del 2016: il VI centenario della nascita di San Francesco. “Un’occasione di sviluppo. Sono tante le possibilità per un territorio che deve aprirsi al turismo religioso – lo annuncia il Presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia – Comitato Calabria, Domenico Bloise – stiamo lavorando per offrire opportunità soprattutto alle nuove leve nel campo dell’imprenditoria turistica e della ristorazione”. Insomma, di carne al fuoco ce n’è tanta e il dibattito sembra aver colpito nel segno. Il libro di Michele Cucuzza è stato definito da alcuni critici come “una guerra privata dello scrittore contro la rinuncia, la rassegnazione e il menefreghismo dei giovani”. Ma non tutti si sentono vinti lo conferma l’intervento, tra il numerosissimo e attento pubblico, di uno studente  che rilancia l’invito ai relatori-adulti: “Noi ci sentiamo pronti per prendere il vostro posto – afferma – ora sta a voi darci spazio e aiutarci a cambiare le cose”.

Pino De Rose