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Paola :: Successo per la conferenza concerto a Palazzo Stiilo Ferrara

PAOLA :: 17/10/2010 :: L’unico legame con la terra calabrese, ma anche l’unica opera che raccolse maggiore successo fu per il compositore Ruggero Leoncavallo, “Pagliacci” ispirata com’è noto, ad un fatto di cronaca avvenuto a Montalto Uffugo. Ma non è facile comprendere il motivo di un successo così limitato visto che    lo ha ben spiegato  il Maestro Francesco Perri, protagonista della conferenza – concerto  tenutasi a Palazzo Stillo – Ferrara,  << non è da meno l’innumerevole produzione di opere pianistiche che spazia da un genere all’altro con tanta  bellezza ed eleganza >>.

Una produzione che il Maestro ha fatto piacevolmente conoscere grazie al proprio lavoro di ricerca costante, proposto secondo un approccio alla comprensione del linguaggio musicale, un orientamento analitico che si pone al centro degli interessi culturali degli appassionati.

Il motivo per cui  la conferenza – concerto è stata riproposta per il terzo anno consecutivo infatti, è che il pubblico riscontra grazie ad un evento come questo,  un punto di contatto fra l’universo della musica classica e la propria sensibilità emotiva, grazie all’ascolto guidato. Una vera  lezione di Storia della musica alla riscoperta di autori conosciuti, ma solo in parte, come è stato nella serata dedicata a Leoncavallo,  per le inedite danze medievali  e rinascimentali fra cui ”Sarabanda” o “Minuetto d’Arlecchino” oppure i brani a carattere popolare come il “Tema di marcia” e “il Gitano Tango”, secondo movimento della Suite spagnola, scritto nel 1911, che fu il secondo tango italiano dell’epoca dopo quello scritto da Giacomo Puccini, o ancora nelle composizioni a carattere italiano, con l’effetto musicale del tremolo che ricorda il mandolino, come in “Dolce notte”, o il tipico ondeggiare della “Barcarola veneziana” ottenuto grazie ad una tipica scrittura ritmica.

Un evento graditissimo, dedicato non solo agli addetti ai lavori ma a quanti appassionati del genere, si accostano  alla musica classica con l’orecchio  educato all’ascolto.

 

Adriana Sabato