fbpx

Pizzo Calabro :: Pippo Callipo risponde alle dichiarazioni dell’Assessore Tallini.

PIZZO CALABRO :: 10/06/2011 :: Leggo sbalordito le affermazioni dell’Assessore Regionale al personale Domenico Tallini che forse cerca visibilità, molto probabilmente proprio agli occhi del Presidente Scopelliti, strumentalizzando secondo i suoi contorti ragionamenti, le mie opinioni di libero cittadino.

L’assessore Tallini mischia le carte e molto probabilmente non ha letto bene la mia dichiarazione dalla quale traspare, credo anche in modo evidente, la delusione di dover assistere – sempre secondo il mio modesto parere – a tanto svilimento artistico.

Il fatto di aver concorso, lo scorso anno, alla carica di Presidente della Regione Calabria, sostenuto e non candidato dell’onorevole Di Pietro, non mi priva oggi della possibilità di esprimere liberamente le mie opinioni.

Del resto la mia storia dimostra che ogni qual volta ho ritenuto di criticare l’operato di qualcuno l’ho fatto direttamente senza bisogno di pretesti o spot pubblicitari.

Relativamente al rilancio del turismo a nulla serve uno spot televisivo che, sebbene possa far discutere l’Italia intera, non risolve i grossi problemi che affliggono la nostra terra. Stiamo, infatti, promuovendo attraverso una campagna di comunicazione nazionale, un territorio con enormi problemi.

Parlo ad esempio dell’inquinamento del mare; pochi giorni fà un gruppo di ospiti della mia struttura turistica è rientrato da Tropea scandalizzato per le condizioni dell’acqua: “sporca ed unta”. Parlo dell’insufficienza infrastrutturale relativa ai collegamenti stradali, ferrovieri e aeroportuali; parlo della condizione delle nostre strade, del malfunzionamento dei depuratori, della ricettività improvvisata, della mancanza di una politica di valorizzazione del territorio. L’elenco potrebbe essere lungo.

Evidenzio inoltre all’Assessore Tallini, che il sottoscritto quotidianamente contribuisce in modo concreto, attraverso il lavoro delle sue aziende e attraverso il suo impegno sociale e non politico, allo sviluppo ed alla crescita della terra in cui lavora e vive e che, pertanto, non ha certo bisogno delle sue esortazioni a “collaborare”.