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Praia a Mare :: A Praia, a mare con?", Luciano De Crescenzo ed il suo "Ulisse era un fico".

PRAIA A MARE :: 09/09/2010 :: Nell’ambito dei numerosi incontri culturali che vedono la cittadina alto-tirrenica protagonista indiscussa dal 2007, si terrà questa sera, con inizio previsto per le ore 18.00, un gradito incontro con Luciano De Crescenzo, autore del suo ultimo “Ulisse era un fico” (Mondadori, 2010). Organizzato dalla “Delia Cultura”, agenzia letteraria salernitana tra le più quotate in ambito nazionale, con la collaborazione mediatica  della “Egidio Lorito Communications”, la “firma-copie” si terrà presso i locali della Libreria Victoria, da sempre attenta ad eventi culturali di qualità nonchè attiva collaboratrice della Rassegna d’Autore  “Praia, a mare con…” che da pochi giorni ha chiuso la propria IV^ edizione.   

“Conviene davvero continuare a leggere l’Odissea?”. Questa domanda potrebbero porsela gli studenti di oggi. “Conviene ancora perdere tempo con la mitologia che racconta vicende accadute migliaia di anni fa, quando -nel 2010- si può contare su una ampia gamma di prodotti tecnologici, capaci di fare compiere veri e propri viaggi a ritroso nella Storia?”.

 “Le storie degli eroi e degli dèi dell’Olimpo sono piene di colpi di scena, di amori, tradimenti, viaggi da sogno e vendette alla Rambo: la mitologia è la capostipite di tutte le telenovelas, la madre di tutti i romanzi d’avventura, il prototipo di tutti i serial. Perché Ulisse era, più di tanti vip del nostro tempo, un vero fico”, sostiene l’instancabile Luciano De Crescenzo, un fuoriclasse della narrativa che continua a guardare alla società contemporanea come riflesso di quella di duemila anni fa. “Vorrei farti travolgere dalle avventure di Ettore e Achille, farti sorridere per le bisbocce fra Zeus ed Era, commuovere per la vicenda di Orfeo ed Euridice. Tu che così tanto tempo passi davanti allo specchio, avrai da pensare leggendo il mito di Narciso, e troverai un compagno della tua voglia di ribellione nel testardo Prometeo. L’amore, che in questi anni stai scoprendo, lo troverai riflesso ed esaltato nella favola di Amore e Psiche, ma anche nei suoi aspetti meno ‘platonici’, nei ritratti di Dioniso e Afrodite. In mezzo a dèi ed eroi ritroverai pregi e difetti di noi umani, e ti sorprenderai che storie raccontate migliaia di anni fa abbiano così tanti punti in comune con la tua vita di ogni giorno”: è la dedica di De Crescenzo al nipote, sperando di trasportarlo nel mondo senza tempo della mitologia.

 

Autore poliedrico, affabile e cordiale, Luciano De Crescenzo nasce a Napoli nel 1928: inizia a lavorare nell’azienda del padre con la qualifica di “guantaio”: si laurea in Ingegneria ed inizia la nuova esperienza professionale presso la multinazionale IBM  fino al 1977, come dirigente prima a Napoli e poi a Roma.

“Nel ‘76 ero un dirigente della IBM Italia. Come stipendio percepi
vo la bellezza di un milione al mese, ovvero una retribuzione di tutto rispetto. Nel medesimo tempo, però, non avevo molto da fare. In altre parole ero un dirigente e non avevo niente da dirigere.  Un giorno, poi, presi l’influenza e restai a casa per una settimana. Tornato in ufficio, chiesi alla mia segretaria se mi avesse cercato qualcuno”. Alla sua risposta negativa “mi resi conto che al di fuori dell’andare a mensa non avevo altro da fare. Allora mi misi a scrivere”. Ed è successo immediato: pubblica l’opera-prima “Così Parlò Bellavista”  che in un anno vende più di 600mila copie, diventando uno dei casi letterari più importanti nella saggistica contemporanea italiana. L’anno dopo lascia l’IBM, si  dedica alla scrittura e dal 1977 diventa un autore di successo internazionale, pubblicando ventiquattro libri e vendendo 20 milioni di copie nel mondo, di cui 7 in Italia. Le sue passioni? La filosofia, la vita dell’antica Grecia e i grandi miti. Le sue opere sono tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi. La televisione ed il cinema lo vedono protagonista di primo piano: esordisce come attore ne Il Pap’occhio al fianco dell’amico Roberto Benigni, sotto la direzione di Renzo Arbore; nel 1982  interpreta Quasi quasi mi sposo,  nel 1984 recita e sceneggia  F.F.S.S. cioè che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene”,  sempre diretto da Arbore.

Luciano De Crescenzo, è bene ricordarlo, è particolarmente legato alla cittadina di Praia a Mare, ove abitava all’inizio della sua carriera professionale con l’Ibm, lavorando nella vicina Maratea.