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Praia a Mare :: Cassiano torna sulla presunta “frode commerciale” a danno dell’Isola di Dino.

PRAIA A MARE :: 07/07/2011 :: L’amministratore unico dell’Isola di Dino club, Matteo Cassiano, torna sulla vicenda relativa ad una presunta frode commerciale a danno dei consumatori e dell’Isola di Dino contestando anche  la posizione di un assessore comunale che partecipa alle iniziative riguardanti la promozione di una filiera produttiva privata riconducibile al presidente della Pro Loco di Praia a Mare, il quale secondo l’imprenditore, utilizza una condotta commerciale poco trasparente mediante l’uso di un marchio che induce in inganno i consumatori.

<< un assessore, che istituzionalmente dovrebbe promuovere attività produttive e politiche per lo sviluppo tutelando il settore commercio sotto tutti i profili con particolare riguardo a quello etico, non può promuovere un comportamento commercialmente scorretto, volto a trarre in inganno gli stessi commercianti, consumatori e turisti, i quali acquistano un prodotto convinti di una precisa provenienza che non corrisponde a realtà >> è quanto sostiene Matteo Cassiano, il quale aggiunge << Ciò è lesivo per l’immagine dell’Isola di Dino e per la credibilità di Praia a Mare e della Calabria oltre che rappresentare l’espressione di un comportamento commerciale e istituzionale poco trasparente e corretto >>.
Secondo l’imprenditore, la Calabria da molti e troppi anni è rimasta il fanalino di coda dell’Italia sia in termini produttivi che turistici e le ragioni vanno ricercate in quella parte di calabresi che, senza scrupolo alcuno, concentrano le proprie energie per trarre profitti personali, con ogni mezzo al fine di ottenere fondi pubblici a danno di chi al contrario punta ad ottenere la stessa finalità operando onestamente nel rispetto delle regole etiche e del territorio a favore del “turista/consumatore” prima di ogni cosa.
<< il presidente della Pro Loco di Praia a Mare che nel contempo è amministratore della Filierasud s.r.l. e di altre aziende, continua a portare avanti un’operazione commerciale assolutamente ambigua, poco trasparente e scorretta nei confronti dei consumatori. Tale “condotta commerciale” oltre che ingannare i consumatori, sta continuando a produrre gravi danni per l’immagine dell’Isola di Dino e Praia a Mare >>  
L’amministratore unico dell’Isola di Dino club, società detentrice di vaste aree site sull’Isola di Dino, precisa che << al di fuori dei propri collaboratori, nessuno ha legittimamente raccolto risorse sull’Isola di Dino, ne tantomeno è stata effettuata una raccolta tale da giustificare la costituzione di una filiera produttiva caratterizzata da decine e decine di prodotti >> lo stesso sostiene che << l’utilizzo del marchio “mirto isola di dino” induce in inganno consumatori e commercianti a danno anche dei produttori locali che collaborano con la Isola di Dino Club, i quali con serietà ed altissima professionalità hanno provveduto ad effettuare la raccolta sull’Isola di Dino >>
Cassiano ribadisce inoltre che la Regione Calabria deve sostenere e finanziare tutte le iniziative produttive, turistiche ed agricole che sorgono con sani principi di correttezza, serietà e trasparenza e che ci consentano di recuperare quella credibilità e genuinità insita negli onesti calabresi che, per fortuna  rappresentano la maggioranza.  
Il giovane imprenditore particolarmente sensibile alla tutela ed alla valorizzazione dell’Isola di Dino inoltre si chiede: << come può un ente pubblico promuovere e sponsorizzare “solo” un’azienda privata nell’interesse “esclusivo” di chi, guarda caso, rappresenta anche una pro loco cittadina ? >> Secondo Matteo Cassiano, c’è bisogno di fare chiarezza nei confronti di chi, in evidente conflitto di interessi, riveste diverse cariche e che nel contempo viene patrocinato da enti pubblici.     
Cassiano inoltre conclude annunciando: << farò chiarezza su tutte le violenze che l’isola di Dino ha subito in passato e su tutti gli ostacoli che da circa due anni sto affrontando, il tutto per pensare serenamente al futuro di quest’angolo di paradiso evitando che “mestieranti” continuino a “deturparla” mascherandosi dietro la  finta promozione territoriale  >>