Praia a Mare :: Vincenzo Cesareo sulla questione “precari” ASP di Cosenza.
Le inutili manifestazioni cosentine all'asp o alla regione a Catanzaro, infatti, sono vere e proprie perdite di tempo e di denaro che non possono portare alcun risultato positivo. L'amministrazione regionale, infatti, non ha emesso alcun atto e l'asp di CS che lo ha redatto, allo stato, non ha il rappresentante giuridico che possa, eventualmente, revocarlo. Il tempo passa, i termini per il ricorso si accorciano sempre più e, pericolosamente perdurando lo status quo, si avvicina il momento in cui i dipendenti dovranno andare a discutere posizioni che, altrimenti, non dovrebbero essere messe in discussione. Mancando l'interlocutore politico, l'unica speranza è rappresentata dal ricorso giudiziale. Nessuna altra forma di tutela è possibile! Quindi terzium non datur: o si fa opposizione, o si va davanti l'URU dell'ASP. Bisogna essere chiari e non ciurlare nel manico. Altro discorso è quello di quei dipendenti che avrebbero utilizzato false certificazioni per essere prima trattenuti in servizio e poi assunti. É bene che l'asp faccia accertamenti veloci e trasmetta, nel caso di riscontri positivi, il tutto alla Procura della Repubblica competente territorialmente per dare la possibilità ,a chi i requisiti li poteva raggiungere, di essere assunto e per chiarire i veri motivi che hanno spinto costoro a false certificazioni. L'asp che ha inteso adottare un atto di autotutela dopo tre anni, per ragioni di par condicio e di legalità, ossequi quanto previsto dalla norma sulla stabilizzazione e porti tutti i lavoratori esclusi al raggiungimento dei 36 mesi. I socialisti uniti offrono gratuitamente assistenza giuridica per un atto deliberativo ritenuto illegittimo, improvvido, illogico, intempestivo.
Socialisti Uniti
Dott. Vincenzo Cesareo