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Reggio Calabria :: AdoCeS: appuntamento iimportante nella Città dei Bronzi.

REGGIO CALABRIA :: 07/10/2009 :: A Reggio Calabria giovedì 15 ottobre  FNCO e ADoCes organizzano il corso nazionale per gli operatori addetti alla raccolta di sangue cordonale del Meridione. La formazione, necessaria per garantire l'erogazione di prestazioni di alta qualità che assicurino il buon utilizzo delle donazioni, affianca la campagna informativa nazionale promossa da AdoCeS e FNCO con l'obiettivo di incrementare il dono, anche soprattutto al Sud.

Sarà punto di riferimento per tutto il personale addetto alla raccolta del sangue cordonale donato dalle partorienti (ostetriche in primis) del Sud Italia il corso di formazione nazionale gratuito promosso da  FNCO (Federazione Nazionale Consigli Ostetriche) e da  ADoCeS (Associazione Donatori Cellule Staminali) con il sostegno finanziario del MO.VI. (Movimento del volontariato italiano), in programma a Reggio Calabria giovedì 15 ottobre presso la sede dell'Ordine dei Medici (Secondo Tronco Via Sant'Anna).

Il fine dell'iniziativa, che affianca la campagna di informazione "Le cellule staminali cordonali: risorsa biologica per l'intera umanità" per sensibilizzare operatori e genitori sulla possibilità di donare il sangue cordonale (scelta importante perché in esso sono contenute preziose cellule staminali, utilizzate nella cura di gravi patologie, a cominciare dalle leucemie), è quello di poter erogare prestazioni di alta qualità, in grado di garantire la sicurezza e il buon fine dei trapianti.

La campagna, tenuta a battesimo lo scorso luglio dal Sottosegretario alla Salute On. Eugenia Roccella e divenuta effettiva a settembre in tutto il territorio nazionale, al Sud assume una connotazione particolarmente importante: in Meridione, infatti, le unità di sangue cordonale bancate nel 2008 risultano essere un decimo di quelle donate al Nord (Sud: 1.487 – Nord: 15.162; totale 20.223). E' dunque indispensabile che proprio al Sud si faccia una informazione chiara e capillare e che le madri che decidano di intraprendere la via della donazione al momento del parto trovino dall'altra parte personale preparato ad accogliere e a conservare correttamente il sangue ricco di staminali.

Ostetriche e volontari sono i destinatari del corso di Reggio Calabria, e degli altri due organizzati in Italia per il personale del Nord (a Venezia lo scorso 18 settembre) e del Centro (a Roma il prossimo dicembre). Accanto al ruolo dell'ostetrica, fondamentale nel recupero delle cellule staminali cordonali, è rilevante anche l'azione dei volontari delle associazioni che promuovono la solidarietà e la donazione, partner importanti perché, lavorando in rete con i professionisti in maniera omogenea e unidirezionale, devono essere in grado di dare informazioni corrette e condivise con il mondo scientifico, accademico e istituzionale.

“L'auspicio – spiega Miriam Guana, presidente FNCO – è che partendo da una visione comune, le varie realtà operative (istituzioni e volon
tariato) promuovano costantemente un aggiornamento che segua l'evoluzione tecnico-scientifica e normativa
, permettendo performance di alta qualità secondo standard nazionali ed internazionali”.

Il ruolo degli operatori è di primaria importanza anche nella sensibilizzazione alla donazione delle donne straniere, perché, a causa delle caratteristiche genetiche differenti dalle nostre (ogni popolazione ha le proprie),  spesso i connazionali che necessitano di trapianto non trovano donatori compatibili.

Alcuni dati

Oggi in Italia la donazione del cordone, atto volontario che può garantire sopravvivenza e guarigione a pazienti affetti da gravi patologie, avviene in meno del 10% dei parti. Nel 2008 solo in Italia sono stati effettuati 140 trapianti di cellule staminali emopoietiche, in aumento rispetto ai 103 del 2007, a beneficio di pazienti che non avevano in famiglia un donatore compatibile. Tuttavia, secondo le indicazioni del Ministero della Salute, per ottenere una copertura ottimale delle caratteristiche genetiche, le circa 25.000 unità disponibili oggi nelle banche per la donazione solidale dovrebbero essere triplicate.

Le unità bancate e caratterizzate al 31.12.2008 nelle biobanche pubbliche sono state:


Nord: 15.162
Centro: 3.574
Sud: 1.487
Totale: 20.223


Le unità rilasciate al 31.12.2008, invece, sono state:


Nord: 641
Centro: 116
Sud: 27
Totale: 784

Per informazioni: www.adoces.it, www.adocesfederazione.it, www.ostetricheitaliane.it,  www.fnco.it