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Reggio Calabria :: Denuncia Pd e FLI: Comune di Reggio sempre più ‘fuorilegge’. Gravi irregolarità contabili e mancato versamento di imposte certificate.

REGGIO CALABRIA :: 24/08/2011 :: Gli on. Laratta  (Pd) e Napoli (Fli) chiedono l’intervento urgente di Tremonti e Maroni. Presentata interrogazione urgente circa  il mancato versamento delle imposte sui redditi trattenute ai dipendenti e le ritenute d’acconto certificate ai lavoratori autonomi. Per espressa ammissione del dirigente del bilancio del Comune risultano omessi versamenti per l’anno 2009 e per i mesi da gennaio a novembre 2010 per un ammontare di oltre 16mln di euro.
Secondo i parlamentari ” il comune intende ripianare il proprio buco di bilancio con le entrate derivanti dal piano per il Sud recentemente deliberato dal CIPE, tutto ciò in assenza di qualsiasi attività di progettazione. Prevista anche una massiccia attività di dismissione del patrimonio immobiliare attraverso una cartolarizzazione”.

interrogazione urgente
Al Ministro dell’ Economia e Finanze
al Ministro degli Interni
da onn. Franco Laratta, Angela Napoli

Premesso che:

Il Comune di Reggio Calabria non ha ancora approvato il conto consuntivo 2009, nonostante il termine di legge sia ampiamente scaduto ( comma 7, art. 151 del d.lgs 267/2000 ), e che a tutt’oggi non sia stata fissata nessuna data utile al Consiglio Comunale per deliberare sul rendiconto 2009

Visto:
la mancata approvazione del bilancio preclude qualsiasi utilizzo dell’ eventuale avanzo di amministrazione nonché una limitazione alla possibilità di ricorrere all’indebitamento;
la mancata presentazione dei certificati di cui al comma 1 dell’art. 161 presuppone la sospensione dell’ultima rata di trasferimenti statali;
che il Dipartimento sulla finanza locale ha inteso dare con circolare n 6/2009 all’approvazione del rendiconto entro i termini di legge, considerato anche la “status” di ente deficitario che tale inosservanza comporta ai sensi dell’art. 243 del TUEL;
che nessuna comunicazione di irregolarità è pervenuta da parte del Collegio dei revisori dei conti ai sensi dell’art. 239 del TUEL;

Verificato:
il mancato versamento delle imposte sui redditi trattenute ai dipendenti e le ritenute d’acconto certificate ai lavoratori autonomi, e per espressa ammissione del dirigente del bilancio del Comune risultano omessi versamenti per l’anno 2009 e per i mesi da gennaio a novembre 2010 per un ammontare di oltre 16mln di euro.

Accertato:

attraverso note rilasciate alla stampa che l’ente comunale intende ripianare il proprio buco di bilancio con le entrate derivanti dal piano per il Sud recentemente deliberato dal CIPE, tutto ciò in assenza di qualsiasi attività di progettazione,
che si intende procedere ad una massiccia attività di dismissione del patrimonio immobiliare attraverso una cartolarizzazione.

Appreso:

dalla dichiarazione dell’on.le Sig. Ministro dell’Interno che per nessuna ragione verranno tollerate situazioni di finanziamento occulto come avvenuto per la città di Catania.

Chiede
al Sig. Ministro dell’Interno e al Sig. Ministro dell’ Economia e delle Finanze, ognuno per la parte di propria competenza:

se sono a conoscenza delle irregolarità contabili e sul mancato versamento di imposte certificate da parte del Comune di Reggio Calabria;
cosa si intende fare circa il corretto utilizzo di entrate a specifica destinazione;
quali provvedimenti si intendano assumere nei confronti degli amministratori pro-tempore del Comune di Reggio Calabria, atteso che, dai documenti contabili depositati, risultano omessi i versamenti dell’IRPEF, almeno per gli anni 2009 e 2010, trattenuta ai dipendenti e la ritenuta d’acconto sui lavoratori autonomi, come certificati nei cud e nelle certificazioni rilasciate;
quali i provvedimenti di legge abbia assunto l’Ufficio periferico dell’Agenzia delle Entrate , considerato che il controllo automatizzato delle dichiarazioni fiscali avrà già manifestato tale omissione di versamento e se lo stesso ufficio locale abbia provveduto alla doverosa segnalazione all’autorità giudiziaria competente per l’evidente violazione di quanto disposto dall’art. 10-bis del d.lgs 74/2000 (cfr. Corte di Cassazione sentenza n. 25875 del 07/07/2010); di sapere a quanto ammonteranno allo stato attuale gli interessi maturati e le sanzioni pecuniarie a cui sarà chiamato l’ente nel momento di definizione dell’omissione.