Poiché non vogliamo che Canale nel suo viaggio cosmico alla ricerca della candidatura affidi le sue ansie a cartoline che indirizza a se stesso, lo invitiamo a non usare una grammatica della rovina o un vocabolario del fantastico e del fiabesco. Decifri invece la volontà della città di un linguaggio plurale e inclusivo che veda centrale la realizzazione della città metropolitana e la conseguente regione dello stretto come individualità universale. Pratichi una vera e propria forma di sindacato del territorio che elimini localismi, egoismi, risentimenti e frustrazioni andando verso una città che non sia come quella di oggi specializzata nel distribuire, ma che sia capace invece, di conquistare risorse. Una città dunque, con poteri effettivi e conseguenti piene responsabilità che armonizzi rappresentatività, responsabilità e poteri. Se condividerà questi valori – conclude il dipietrista- saremo al suo fianco in maniera seria e coerente fino alla realizzazione del percorso istituzionale per la sua candidatura a sindaco”.
