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Reggio Calabria :: Mafia: Pignatone, in Calabria densità criminale senza paragoni.

REGGIO CALABRIA :: 18/02/2012 :: La diffusione capillare della criminalità organizzata in Calabria non ha eguali. Ne è convinto il neoprocuratore di Roma Giuseppe Pignatone, fino a pochi giorni fa procuratore di Reggio Calabria, intervenuto ieri sera a Palermo ad un convegno dal titolo “Il giudice, il processo, realtà giudiziaria e nuovo codice antimafia”.

Pignatone ha sottolineato come “in Calabria c’è una densità criminale che non ha paragoni nemmeno con la Sicilia”. A Rosarno, su “15.000 abitanti – ha detto -, ci saranno non meno di 250 affiliati, e se ne affacciano non meno di 7 ogni settimana. Se a questi aggiungiamo parenti, amici e conoscenti, significa che la ‘ndrangheta controlla la vita cittadina con un metodo quasi democratico perchè ha la maggioranza”.

A contribuire a questo stato di cose è, secondo Pignatone, una certa “indifferenza” da parte dell’opinione pubblica, che spesso è portata ad immaginare “frammentata” e “senza un coordinamento preciso” l’ndrangheta. In realtà, “dalle indagini è emersa una ‘ndrangheta unitaria – ha proseguito il procuratore -, forte e disposta a tutto come Cosa nostra, con un vertice di cui sappiamo poco, ma che gode di un potere significativo al pari della mafia”.

Commentando poi il rapporto tra criminalità organizzata e mondo politico, Pignatone ha spiegato come essi siano “mondi diversi che non sempre riescono a parlarsi”. Ciò non significa “che non hanno rapporti – ha detto -, ma che ad esempio dalle indagini fatte in Calabria, emerge che le cosche non sono più soddisfatte della politica e pensano a piazzare, candidandoli direttamente, loro uomini nelle istituzioni a vari livelli”.