fbpx

Rende :: 20 anni di Missioni di pace al Metropolis.

RENDE :: 03/05/2009 :: Venti anni di missioni di pace nel mondo, li festeggia il 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza, tra i  più decorati d’Italia e comandato dal colonnello Francesco Maria Ceravolo. Un evento che si celebrerà in occasione anche del 148° anniversario di Fondazione dell’Esercito Italiano. Un’intera settimana, dal 4 al 10 maggio, al centro commerciale Metropolis di Rende per ripercorrere e rendere omaggio al valore e all’impegno per la pace dei Bersaglieri della Caserma “Settino” di Cosenza.

Il programma è stato reso noto ieri, sabato 2 maggio, in conferenza stampa, nella sala briefing della caserma “Settino”, dal Maggiore Antonio Quintieri del Comando Militare dell’Esercito “Calabria; dal Tenente Col. Carmine Gallo, Vicecomandante del 1° Reggimento Bersaglieri e da Pino De Rose, in rappresentanza del centro Metropolis. Un evento promosso dal  Comando Militare Esercito "Calabria" di Catanzaro, in collaborazione con il C.do 1°rgt. Bersaglieri di Cosenza e la Direzione del Centro Commerciale Metropolis al fine di informare la collettività, soprattutto le giovani generazioni, sul ruolo svolto dall’Esercito Italiano nell’ambito del processo di stabilizzazione delle relazioni internazionali e pacificazione. Dalle missioni nei Balcani, al Libano, dall’Afghanistan, alla Bosnia, fino all’Iraq. E proprio per quest’ultima missione del 2006 e in particolare per l’Operazione svolta con successo “Antica Babilonia 10”, il 1° Reggimento, nei prossimi giorni, riceverà dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’alta onorificenza dell’Ordine Militare d’Italia. Da domani, lunedì 4 maggio, dunque, il Metropolis di Rende ospiterà in piazza e nelle sue gallerie la storia e il valore dimostrato dal 1°Reggimento in questi venti anni. Nel centro, per l’intera settimana, una  mostra storica di divise, accessori ed immagini che documentano i venti anni di missioni; nella piazza antistante il Metropolis, la mostra statica di mezzi e strumenti in dotazione dell’Esercito; inoltre, due esibizioni ginniche eseguite dal gruppo sportivo della compagnia. In scaletta, il salto nel cerchio di fuoco; la cavallina e un carosello motociclistico. Sarà presente anche uno stand informativo della Polizia di Stato.  “L’Esercito Italiano porta nel mondo il nostro cuore – sottolinea il Maggiore Quintieri – attraverso l’aiuto che offre alle popolazioni colpite dalla guerra – e continua – gli Italiani si distinguono sempre, oltre che per il valore tecnico, anche per quello umano ridando dignità alle popolazioni”. “Vogliamo coinvolgere la collettività e rendere partecipe del nostro impegno la cittadinanza organizzando un evento in uno dei centri di maggiore aggregazione della provincia” commenta il Tenente Colonnello Gallo. “Porteremo in mezzo alla gente mezzi e strumenti che normalmente non possono essere visti  se non nelle caserme – spiega Pino De Rose del Centro commerciale Metropolis – un evento che avvicinerà la comunità e, soprattutto i giovani, all’impegno e alle reali attività dell’Esercito Italiano. L’occasione per i ragazzi di conoscere anche una concreta opportunità occupazionale”. Tra gli appuntamenti in programma, mercoledì 6 maggio, alle ore 10.30, al Museo del Presente di Rende, la presentazione del libro "Il cecchino e la bambina. Emozioni e ricordi di un inviato di guerra" del reporter, giornalista Rai, Franco Di Mare. Nel corso della sua carriera giornalistica ha ricevuto numerosi premi, fra cui due Oscar della televisione per i suoi reportage dal fronte. Dopo venti anni come inviato di guerra, ha deciso di ritirarsi per ora dai reportage nelle zone calde per dedicarsi alla conduzione televisiva (Speciale Tg1, Uno Mattina, Uno Mattina Estate e Sabato domenica e… la tv che fa bene alla salute). Un incontro introdotto dalla proiezione di un video, a seguire un dibattito con gli studenti delle scuole cittadini sull’ultimo successo editoriale di Di Mare, edito da Rizzo
li. Cronaca, romanzo e “teatro-reportage”, vent’anni di guerre viste da vicino da un inviato al fronte. Di Mare ripercorre la storia dalla prima guerra del Golfo all’Iraq di oggi, dal Ruanda alla Somalia, dal Libano all’Afghanistan, “la guerra vista e raccontata da un reporter diventa l’occasione per scendere in profondità nell’animo umano”. I ricordi di vent’anni di esperienza al fronte prendono vita sulla pagina, fra episodi di atroce violenza e momenti di altissima umanità.